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Altra Lettera di Preghiera
Alla sig.a Contessa Angiola Ariosti, — a Bologna.
Illustre Signora.
Ella sa il debito che io ho verso cotesta valorosa Donna Maria. E certo che Y avrei voluto pagare in miglior forma e più ampiamente che io non fo. Ma la moltitudine delle mie occupazioni e la poca grazia che ilo con le Muse, massimamente in questi ultimi tempi, non m'han permesso di più. Forse era men male non pagare del tutto, che pagare sì poco e sì miseramente: ma a me è paruto il contrario, e ho creduto meglio far
Di V. S. III.ma
Di casa, 9 Maggio 4742.
osseq.mo, obbl.mo servitore Domenico Fabri.