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Altra Lettera di Preghiera
A Maria Gasparetti — a Faenza.
Vi ricorderete, cortese ed amabile Signora, avervi io promesso di cogliere un fiore in Parnaso per le vostre nozze. Io ve n'offro dunque uno assai bello raccolto in Grecia; e voi ben sapete che i più bei fiori delle Muse nacquero sempre in quei terreni beati. Me 1' ha recato di là, non ha molto, il vostro e mio signor abate Dionigi Strocchi, che scorse felicemente quelle contrade a solo oggetto di conoscere più da vicino le vere sembianze di Platone e di Omero: ed ha voluto chi io medesimo ne infiori la sponda del vostro talamo, perchè abbiate un contrassegno dell' esultanza d'ambidue in questa così btìlla occasione. La fragranza di questo fiore vi avvertirà eh' egli non ha punto perduto della sua freschezza nei pericoli del viaggio. Degnatelo di un guardo fra la moltitudine di tanti altri, che i nostri poeti vi spargeranno d'intorno per festeggiare il vostro imeneo; e gradite in esso una tenue ma sincera espressione del mio giubilo e del vero rispetto, con cui ho Y onore di rassegnarmi
Roma, 24 Febbraio 1787.
tutto vostro affez.mo Vincenzo Monti.