1 marzo 1809
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la gioia di rivedere dopo tanti anni la terra natale. Ma qui r attendeva il primo dolore che le toccò in vita : la morte di una figlia, cara e molto vaga giovanotta che ferale morbo trasse inaspettatamente al sepolcro.
Il tempo che lenisce ogni pena, che asciuga ogni lagrima non valse alla povera madre. Il tempo passò, ma non F angoscia in lei, non la passionata ricordanza della sua creatura. Da allora cominciò pianamente e quasi in invisibil modo ad infermare. Al suo patire non bastarono l1 affetto e le tenerezze degli altri figliuoli e del consorte, nè della madre e dei fratelli di lui che la tennero sempre in conto di figlia e di sorella.
Indomabile fu il malore che la venne poi travagliando. Vinta da esso, Emilia Barracco morì quando ancora non giungeva al suo decimo lustro.
E morì come visse: benedetta e felice nel profumo di tanti amori: profumo che le virtù di lei seppero comporre e le virtù dei suoi cari tener sempre innalzato.
— Belle arti. Una commissione di giovani artisti ha presentato a S. A. R. la principessa di Piemonte un album di disegni ad acquerelli. La real donna ha accolto la pregevolissima offerta con quella graziosa semplicità che le è tanto naturale, e non ha permesso che la commissione partisse da lei senza prima aver osservato uno per uno tutt' i fogli dell1 elegante volume.
—BAxeo.Notizie giunte fmoa questo momento da Firenze fanno sperar bene del banco, minato fin dal 1861 con ogni maniera di male arti e di turpitudini. Il banco ha offerto al governo, nel caso il signor conte Cambrai Di-gny voglia dare il servizio delle tesorerie del regno d11-talia alla banca nazionale, di voler assumere siffatto servizio per le province napoletane, non solo alle stesse ma
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