25 marzo 1869
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tremila i nomi dei proprietari sottoscritti al reclamo contro il municipio per i centesimi addizionali da esso votati ed imposti. E strano davvero che vi sia intanto chi scrive e sostiene che siffatto reclamo sia inammesstMle.
— AMALFI. Sono già vari giorni che per la elezione del deputato, la quale deve aver luogo domenica, cominciano i partiti a venir fuori e agitarsi in questa città, più che per proprio istinto o per passione, per le arti che pongono in uso i capifila delle varie gradazioni politiche della provincia di Principato citeriore e della città di Napoli. E questa una novella pruova che nei piccoli centri di popolazione i deputati non sempre sono quei che forse lamaggioranza vorrebbe, gli eletti colà essendo d'ordinario la conseguenza della forza di un partito qualunque. I giornali il più delle volte irritano le masse invece di raddrizzarne i concetti, specialmente quando nei loro non sempre spassionati articoli cercano denigrare o elogiare un candidato, secondo che appartenga ad uno o ad altro campo politico.
Dei quattro che oggi si presentano al collegio di Amalfi io non mi credo nel dritto di preventive denigrazioni, se pur le meritassero: e meno pure di apologie per non commovere gli animi e le menti degli elettori, dovendo lasciarsene ad essi interamente il pensiero. E bello però per Amalfi che i suoi quattro candidati sono tutti napoletani.
Chiunque fra essi riesca, ne avverrà quel che si voglia, non mai il fatto che io credo poco conveniente per un collegio: quello di farsi rappresentare da chi è nato in regioni diverse. Guardi il cielo che io voglia farne una quistione di persone. Quando un collegio ha scelto il suo deputato, di qualunque punto d'Italia egli sia, tutti
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