Stai consultando: 'Cronica Giornaliera delle Province Napoletane dal 1. marzo al 31 dicembre 1869', C. De Sterlich

   

Pagina (44/620)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (44/620)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Cronica Giornaliera delle Province Napoletane
dal 1. marzo al 31 dicembre 1869
C. De Sterlich
Tipografia delle Belle Arti Napoli, 1869, pagine 620

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   42
   cronaca. napoletana
   un corpo d'ingegneri geografi non secondo a nessuno di Europa. Esso invece da vari anni si crede di continuo minacciato nella sua esistenza.
   I suoi lavori che furono e sono continuamente lodati dai tedeschi, dai francesi e dagli inglesi e nei bollettini e negli atti delle loro società ed accademie geografiche, fino al 1861 ascendono al ragguardevole numero di 55 in fatto di geodesia, tacendo di quelli di poco conto, e a 58 in fatto di carte e di piante. Il suo stato, che non accenna certo a stabilità, fa male al paese che lo ha molto a cuore e se ne preoccupa, temendo da un istante all'altro di vederlo sparire. Il timore saràforse mal fondato, maviè.
   II principe vide tutti questi lavori e anche egli li lodò, non per cortesia, ma perchè sentì che le lodi erano troppo meritate. Mosse quindi alla biblioteca.
   Essa ha circa 8mila carte geografiche e meglio che 25mila volumi, tra le opere militai! più importanti moderne , gli atti di tutte le accademie d'Europa e molti giornali scientifici.
   In opere antiche è poverissima. Il barone Cesare Fir-rao, venuto nel 1860 alla direzione dell'Ufficio da cui allora dipendea la biblioteca, si avvide subito della mancanza e della necessità di tali opere e deliberò di colmar questo vuoto ch'egli chiamava peccato bibliografico: e a tutt'uomo si diè a cercare quelle dei nostri italiani scritte in ispezialtà nel 500, oggi per la maggior parte rarissime. All'assoluta mancanza di esse non si poteva al certo porre subito riparo. Pur non meno cercando con passione, con zelo e con intelligenza, eccovi in poco d'ora il Gentorio, il Cornazano, il Bocca, il Patrizi che con altri parecchi vennero ad onorare gli scaffali di questa biblioteca.
   LjOOQle