Cucina Teorico-Pratica di Ippolito Cavalcanti
Tre o quattro dozzine di, piccoli spiedini di ferro filalo ( ma bastantemente consistenti ) , da servire per braciolette, ed uccelletti.
Una piccola mannaja con manico , per tagliare ossa , e spine di forti pesci!
Due coltelloni, detti trincianti , uno più grande dell'altro.
Due taglia-lardi > sottili , e lunghi di dicci o dodici pollici.
Due coltelli per le paste, con lama dritta , e molto sottile.
Due coltellini , per metta di quelli di tavola, con la punta storta , e con lo sguscio che abbia anche il suo taglio. Questi servono per disossare.
Due o più coltellini col manico , colle lame come i temperini > per disossare quaglie > cucciar-de , ed altre cose simili.
Due altri lunghi un terzo di palme , e larghi come uno stretto fusillo. Questi servono per forare i piccoli cocozzoluVarii cava-frutti.
Le misure della caraffa e mezza caraffa, di latta.
Le due più piccole misure d' oglio, cioè il misvrello > e mezzo misurcllo, all' uso di Napoli , per regolare il quantitativo da impiegarsi nelle diverse salse che van fatte con T oglio.
. Un pajo almeno di aghi di ferro bastantemente lunghi , per incosciare i polli.
Degli altri aghi per spago, per cucire, i panni-lini , e per i rifreddi ; e degli altri per filo grosso , e sottilissimo, per cucire le galantine.
Varj bottoni di cristallo, per conservare i differenti sensi , o spirili.
Quattro conocchielle , per cavare il sugo dagli agrumi.
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Cucina Teorico-Pratica
Metodo pratico per scasare e far servire in tavola
di Ippolito Cavalcanti
Tipografia G. Palma Napoli 1839
pagine 440 |
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Pagina (5/440)
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Napoli
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