Delle vivande e condimenti di Celio Apicio

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      QUI EPIMtLES DICJ1LRCAPUT IV.
      Rosatum et Yiolacium.
      Rosatum sic facies. Folia rosaru ni, albo sub-Iato, lino inseres et sutiles facies, et vino quam pi uri mas infundes, ut septent diebus in vino sint. Post septem dies, rosara de vino tollis, et alias sntiles recentes similiter mittės, ut per dies septem in vino requiescant, et rosam eximis. Similiter et tertio facies, et rosam eximis, et vinura colas. Et cum ad bibendura voles uti, addito meile, rosatum conficies. Sane custodito, ut rosam a rore slccam et optimam mittas.
      Similiter ut supra et de viola violacium facies, et codem modo incile temperabis.
      Rosatum sine rosa sic facies. Folia citri viri-dia in sportella palmca in dolium musti mittes antequam ferveat, et post quadraginta dies exi-rae. Cum necesse fuerit, mei addes et prō rosato utere.
      -Ŧfi.-
      caput v.
      Oleum Liblrnicum.
      \ Oleum Liburnicum sic facies. In oleo Bis-pėmo mittes helenium et cyperum et folia lauri \non vetusta; tunsa omnia et cribellata, ad levfcsimum pulverer* redacl*; et sales frictos et tritos ; et per triduum, vel plus, permisce diligen-ter. Post haec aliquanto tempore patere requie-scere, et Liburnicum omnes pulabunLcaput vi.
      vlscm ex atro cawdidum.
      Vinum, ex atro, candidum sic facies. Lomen-tum ex faba factum, vel ovorum trium albo-
      CAPO IV.
      Viso di rose e di viole (i).
      Il vino di rose farai cosė. Prendi foglie di rose, a cui taglia T unghia bianca dei petali, e cucile in tela di Ifno, ed infondine assai nel vino, tenendovele per sette dė. Trascorsi che sie-no, toglile e sostituiscine altre, fresche, ugualmente cucite, e vi rimangano altrettanto tempo quanto le prime. Cosė fa per la terza volta ; quia-di cola il vino. Allorché vorrai usarne per bere, aggiungendo mele, comporrai il vino rosato. Bada di valerti di rose bene asciutte dalla rugiada.
      Come il precedente, con le viole farai il vino violato, che nello stesso modo tempererai con mele.
      Il vino rosato senza rose farai come segue. Metti foglie verdi di limoni (2) in una sporti-cella di foglie di palma (3), ed immergile in un barile di mosto anzi che fermenti, e cavale dopo quaranta dė. Allorché bisogni, aggiungi mele,
      ed usane in iscambio del rosato (4).
      -*
      capo v.
      Olio di Croazia.
      L'olio di Croazia farai cosė. Infondi in olio di Spagna elenio (5), giunco odorato (6) e foglie di lauro (7) non vecchie ; ogni cosa pesta e slacciata e ridotta a polvere sottilissima. Aggiungi sale adustato e fino; quindi per Ire giorni ed oltre va diguazzando. Ciō fatto, lascia riposare per qualche tempo; e tuttiTestimeranno vero olio di Croazia.
      --
      capo vi.
      Vino nero scolobato.
      Per iscolorare il vino nero opera come segue. Prendi farina di fave (8), ovvero l'albume di tre
      (1) Rosa Gallic i. Viola odorala Linn.
      (a) Citrus medica Limon Linn. I Romani accostumavano anch' essi di tenere nel verno gli stanzoni per gli agrumi. Il Palladio de r,e rustica lib. 3, dice : citreta tegumentis defendantur frigore.
      (3) Chamaerops humilis Linn. Credo che Apicio io questo caso accenni a questa palma, perchč comune in sui colli di Roma. Celio Apicio
      (4) Il Palladio de re rustica lib. XI ordina (precisamente Io stesso pel vino rosato senta rose.
      (5) Inula Helenium Linn.
      (6) Cyperus longus Linn.
      (7) Laurus nobilis Linn.
      (8) Fida faba Linn.
      L.00Q Le


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Delle vivande e condimenti
Dell'arte della cucina
di Celio Apicio
Stab. Naz. G. Antonelli
1852 pagine 238

   

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