Delle vivande e condimenti di Celio Apicio
3iAP1C1I COCLli MB. I.
3 acaput jixiv.
rapì* ut diu serventi)*.
Anle accuralas et oompositas, perdei royrthae baocU cum melle et aceto. — Aliter. — Slnapi tempera melle, aceto, {ale, et super composita» rapesinfunde.
CAPUT XXV.
Tubsba ut diu servbntcb.
Tuberà, quae aqua non vexaverit, componis in vas : allernis alternis scobem siccam mittis, et gypsas, et loco frigido pones.
CAPUT XXVI.
Duracina persica ut diu durbnt.
Lligito opti ma et mitte in moriam. Posterà die exime, et spongiabis diligente*, et collocabis in vas, fundens salem, acetum, saturejara.
—— ¦ CAPUT XXVII.
Sai.es conditi ad multa.
Sales condii ad digestkxi«m,t ad veutrem movendum ; et omnes morbos, et peslilentiani, et omnia, frigora prohibent generari. Sunt autem suavissimi ultra quam speras. — Salis communis fricti lib. i. — Salis ammoniaci fricli lib. a. Pi-peris albi une. 3. Zingiberis uno. z. — Ammeoscaeo xxiv.
comb «I conservino lv*gakente"LE rape (i).
Porgale che Steno, accomodale e cnoprite con un miscuglio di coacole di mirto, mèle ed aceto. — In altro modo. — Tempera senapa con mele, aceto, sale; ed infondi sopra le rape gii inva-sellate.
CAPO XXV.
Come si conservino i tartufi (a).
Colloca in un vase, strato sopra strato, i tartufi, che non sieno guastati dalla pioggia. Frammezzali con segatura di legno ben secca ; ingessa e colloca il vase in luogo fresco.
CAPO XXVI.
Come si conservino lungamente le pesche duracine (3).
Sceglile fra le migliori ed infondile in salamoia. Nel di appr^fo cavale e pulitile ^ene con ispu-gna, e collocale in vase cuoprendole con mistura di sale, aceto « peverella <4)- ' ¦
CAPO XXVII.
Sali acconciati valevoli a molti usi.
Questi sa)i acconciali sopo giovevoli alla digestione, per isciogliere il ventre, a fugare tutti i mali (5) ; e la peste e febbri d'ogni maniera violano ingenerarsi. D'altronde, riescono più che tu uou isperi, soavissimi. — Prendi uua libbra di sale comune torrefatto — due libbre di ammoniaco pur
(i) Brasfìca Rapa Linn.
(») Lisicoperdon Tubcr Linn. Il miglior modo di conservare i tartufi si è quello di affettarli a»sai sottili e quindi esporli all' aria sopra carta succhia, talché si disecchino prontamente. Si ripongano in vasi di terra cotta e verniciata ben chiusi. Allorché se ne voglia usare, basta immergerli in acqua tepida per un'ora, e Ausciranno come fossero appena raccolti.
(3) Amygdalut Pertica Linn.
(4) Satureia hortensis Linn.
(5) Sono sicuro che i nostri medici rideranno di questo lassativo-, nulladimeno considerando bene i componenti, non merita di essere affatto schernito. Il modo enfatico però del nostro cuoco nelF annunciarlo, move veramente a festività.
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