Delle vivande e condimenti di Celio Apicio

Pagina (29/121)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      APICII COELIILIBER III. QUI CEPUROS APPELLATUR
      IDEST HORTULANUS -«te**-
      CAPUT I.
      Db olbbibbi. Ut oxkh olvi smabagdinum fiat.
      Omne oluj smaragdinum fiet, si cam nitro co-quatur.
      CAPUT n.
      PuLMBRTABIOlf AD VBRTBBM.
      Belai minutai et porroi requietoi elixabis. In latina componei. Teres piper, cuminnm. Suffun-tes liquamen, pasium, ut quaedam dulcedo sit. baciai ut ferveat. Cum ferbuerit, inferes.
      Similiter polypodium in tepidam mittia. Ubi molUerit, radei; et minutum, cum pipere et cumino trito, in patinam ferventem mittes, et uteri*.
      (i) Che ciò sia vero, almeno sempre, tutti i chimici diranno che no.
      (a) Beta vulgarù Linn.
      CAPO I. \Dbgli ebbaggi. Come ooirt shbaggio ii faccia
      del oolobb dello smeraldo.
      Ogni erbaggio muterà il colore naturale in quello dello smeraldo, se cuocasi con sale ammoniaco (i).
      CAPO ILPOLTA pel VBMTBE.
      Lena bietole (a) sminuzzate e porri avvizziti. Poi metti in tegame. Trita pepe e cornino. Bagna con savore e vino d'uva passola, perchè vi abbia un po' di dolce. Fa alzare il bollore. Quando bolla, servi.
      Similmente, infondi polipodio (3) in acqua tepida. Quando sia ammollato, raichialo (4) : e tagliuzzato, mettilo nel tegame bollente, con pepe e cornino pur triti : poi usane.
      (3) Polypodium vulgare Linn.
      (4) Credo che il cuoco vorrà accennare alle radici, non alle frondi del Polipodio.
      L.00Q Le


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Delle vivande e condimenti
Dell'arte della cucina
di Celio Apicio
Stab. Naz. G. Antonelli
1852 pagine 238

   

Pagina (29/121)






LMBRTABIOlf AD VBRTBBM Uerit Beta Linn Polypodium Linn Credo Polipodio Teres Cum Ubi Trita