Delle vivande e condimenti di Celio Apicio
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APICII COELII L1B. IV.
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obligabis. Cum obligaveris, piper asperges et inferes.
Patina de rosis — Accipies rosas et exfoliabis. Album tolles, mittes in mortarium, snflundès li-quamen, fricabis. Postea miltes liquaminis cya-thum unum semis, et succura per colum colabis. Accipies cerebella ìv. enervabis, et teres piperis scrupulos vili, suffundes ex succo, fricabis. Postea ova octo franges : vini cyathum unum semis, et passi cyathum unum : olei modicum. Postea pati-ìiam perunges, et eam impones «'meri calido, et sic impensam suprascriptam mittes. Cum cocta fuerit in thermospodio, piperis pulverem super-asperges, et inferes.
Aliter — Patina de cucurbitis — Cucurbitas elixas et frictas in palina compones. Cuminatum superfundes, modico oleo superadjecto. Fervere facias, et inferes.
Patina de apua — Apuam lavas, ex oleo mace-ras, in cumana compones ; adjicies oleum, liqua-men, vinum. Alligas fasciculos rutae et origanum, et subinde fasciculos cum apua elixabis. Cum cocta fuerit, projicies fasciculos, et piper asperges, et inferes.
Aliter, Patina de apua sine apua — Pulpas piscis assi, vel elisi, minutatim facies, ila abundan-ter, ut patinam, qualem voles, adimplere possis. Teres piper et modicum rutae. Suffundes liqua-men quod satis eri t, et olei modicum, et commisces in patina cum pulpis ; sic et ova cruda confracta, ut unum corpus fiat. Desuper leviter compones urticas marinas, ut non cum ovis misceantur. Impones ad vaporem, ut cum ovis ire possint ; et cura siccaverint, superasperges piper trilum, et inferes ad mensam. Nemo agnoscet quid man-ducet.
Patina ex lacte — Nucleos infundes, et siccas. Echinos recentes praeparatos habebis. Accipies patinam, et in eam compones singula infrascripta : mediana nialvarum et betarum,et porros maturos, apios, olus molle, et viridia elixa ; pullum raptura et jure coctum, cerebella elix'a, lucanicas, ova dura
(1) Clupea Encrasicolus Linn.
(a) Dal contesto credo poter determinare che la Medusa accennata dall' Autore sia la Medusa Aurita del Linneo.
(3) Ne1 codici su così, cum ovis ire possint ; nè vi era ragione che 1' Humelbergio sostituisse di suo capriccio bullire ad ire; giacché del senso qui non si può dubitare, e questo ci è offerto bene dalla frase ire cum ovis, che è quanto dicesse coire cum ovis. Il dir bullire cum ovis in questo senso mi parrebbe più strano.
(4) La lezione comune è, Nucleos infundes etCome aia densa a dovere, cospergi di pepe, e servi.
Torta rosata — Prendi rose e le sfoglia. Taglia T unghie dei petali, gettale in mortaio, bagna con savore, e trita. Poscia vi aggiungi un bicchiere e mezzo di savore, e feltra il sugo. Togli quattro cervelli. Snerva, e trita con otto scrupoli di pepe; bagna col sugo, e stropiccia. Dopo rompi otto uova, e mischia un bicchiere e mezzo di vino, un di passo, e un po' d' olio. Appresso ungi la teg-ghia, mettila su la cinigia, e gettavi il composto soprascritto. Quando sia cotto, spolverizza con pepe, e servi.
Altro piatto, di zucche — Metti in tegame zucche lessate e poi fritte. Bagna con salsa di cornino, aggiunto poco olio. Fa che bolla, e servi.
Acciugata — Lava l'acciuga (1), P ammollisci nell'olio, preparala in testo, aggiungi olio, savore, vino. Forma mazzetti di ruta e maggiorana, e lessali con l'acciuga. Allorché sia cotta, getta via i mazzetti, spolverizza con pepe, e servi.
Acciugata senza acciughe — Sminuzza polpa di pesce arrosto od allesso, quanto basti per empiere quella tegghia che ti bisogni. Trita pepe ed un po' di ruta. Bagna con quanto di savore sia sufficiente, e con un po' d'olio ; poi meschia nella tegghia con le polpe sopraddette, e così pure con uova crude schiacciate, perchè tutto insieme s'incorpori. Accomoda leggiermente alla superfìcie ortiche di mare (2), badando che non si mescolino con le uova. Metti a scaldare, perchè con le uova possa prendersi il Culto (3). Quand'è preso, spolverizza con pepe, e porta in tavola. Nessuno conoscerà che cosa mangi.
Latteruolo — Metti in molle dei pinocchi, e poi sciugali. Terrai preparati dei ricci di mare freschi (4). Togli la tegghia, ed assettavi a mano a mano le seguenti cose : la parte di mezzo delle foglie di malva e bietola, e porri maturi, sedani, polla d'erbe (5) ed ortaggi lessi ; frusti disiccas eos recentes praeparatos habebis. La correzione da me introdotta mi sembra molto probabile, perchè dà a questo passo un andare più franco e conforme al solito, e perchè corrisponde a ciò che pre-scrivesi sa '1 fine, echinos recentiores .... asperges ; prescrizione che riesce ivi strana ed insolita, se non siasene fatto alcun cenno prima. L' essere stato scritto echinos in abbreviatura, o la vicinanza di scrittura con siccas, può aver fatto nascere 1' errore. Ricci freschi equivale a non salati.
(5) Vedi lib. in. cap. xv.
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