Delle vivande e condimenti di Celio Apicio
n; QUI'OSPRIÓScaput vii.
fobnum graecum. Foenum graecum ex liquamine, oleo et vino.
caput vili.
Phasboli bt cicbb.
Phaseoli virides et cicer ex sale, cumino, oleo, et mero modico inleruntur.
Aliter phaseolus sive cicer — Frictos ex oeno-garo et pipere gustabis. Et elixati, sumplo semine cum lobis, io patella foeniculo viridi, pipere, liquamine, et caraeno modico prò salso inferun-tur ; vel simpliciter et soli.
(i) Il Lister, e con lui molti altri, confondono il fotnum graecum degli antichi con quello dei moderni ; sicché nota il Lister a questo luogo che il Jìeno greco non s' usa più come vivanda, ma solo come medicina per cavalli. È vero, se intendasi della Trigonella Foenum graecum. Ma io credo che la pianta, di cui qui trattasi, sia piuttosto la Medicago saliva Linn.
APPELLATI^ 118
capo vii.
erba m k d 1 c a (i).
L erba medica cuoci in savore, olio e vino. —-
capo vili.
fagiuoli e ceci.
Ifagiuoli verdi ed i ceci si apprestano con sale, cornino, olio, e un po' di vin puro.
Fagiuoli o ceci in altro modo — Fritti con savore vinoso e pepe, usali negli antipasti (a). Lessati poi, grani e gusci insieme (3), si apprestano per salsumi, acconci in tegame con finocchio verde, pepe, savore e un po' di sapa ; od anche semplicemente senza salsumi (4).
(a) Parmi che gustare debba qui prendersi nel suo stretto senso corrispondente a quello di gustum nel c. 5 del 1. IV.
(3) I codici hanno cum ovis ; e la sostitucione fatta dall' Humelbergio non è abbastanza sicura.
(4) I codici hanno et solet, che l1 Humelbergio mutò in ut solet.
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