Delle vivande e condimenti di Celio Apicio
AP1CII COLLII LIB. VI.
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aedi mediami. Dimidià coctura, a Ili gasfascicuhi^ porri et coriandri, ut coquatur. Prope cocturam defrulum mittis, coloras. Adjicies in mortarium piper, cuminum, coriandrum, laseris radicem, mentham, rutam ; fricabis ; suffundis acetum ; adjicies caryotam ; jus de suo sibi perfundis ; reexinanies in mundum cacabum ;Jauay lo obli-gas ; jus perfundis, et inferes. Idem facies et in psittaco.
Ali ter — Assas a veni. Teres piper, ligusticum, apii semen, sesamura defrictum, petroselinum, meptbam, cepam siccam, caryotam ; mele, vino, liquamine," aceto, oleo et defruto temperabis. Aves omnes, ne liquescant, cum plurois elixare omnibus melius erit : prius tamen exenterantur per guttur, vel a navi ac sub latus.
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caput vili.
1* anskkk.
Anserem clixum caliduui e jure frigido api-ciano — Teres piper, ligusticum, coriandrum, ntentham, rutam ; refandis liquamen, et oleum modice temperas. Anserem elixum ferventem sa-bano mundo exsiccabis; jus perfundis, et inferes.
Par maraviglia a multi, non senza ragione, che i ghiottoni romani non di rado apprestassero su le mense grandi catini di lingue di pappagallo. Tuttavia Agostino Ghigi, gentiluomo sanesfe e mercatante ricchissimo,.in un pranzo da lui imbandito a Leone X ¦>cl i5i8, tra le altre squisitezze fece apprestare anch' egli più piatti di cotestc lingue. Vedi gli Opusc. di Paolo Colomesio-UUraj. 1699—a p. 60.
(1) Il trovar poi di nuovo jus perfundis, fa sospettare errore nella lezione comune in eundem cu-raburn. Ad eundem ho sostituito mundum, poco diverso nella scrittura, e adattato al luogo, e conforme ali uso d' Apicio.
(3) Sesarnum orientale Limi.
(3) I codici dicono : Aves omnes, ne liquescant, cum plumis elijcate omnibus melius erit, prius tu-
po' d'aceto. A mezza cottura mettivi a bollire insieme un mazzetto di porri e coriandro ; e verso il fine colora con sapa. Getta in mortaio pepe, eomino, coriandro, radice di laser, menta, ruta, e stropiccia; bagna con aceto, aggiungi cariote; versavi intinto della pentola; vota in una pignatta netta (1), e addensa con amido ; versa la salsa, e servi. Altrettanto farai anche col pappagallo.
In altro modo — Arrostisci l1 uccello. Trita pepe, ligustico, semi di sedano, sesamo (2) fritto, prezzemolo, menta, cipolla secca, cariote ; tempera con mele, vino, savore, aceto, olio e sapa. Tutti gli uccelli, perchè non si smungano, sarà meglio lessarli con tutte le loro piume : ma però si sbuzzino prima pel colloco pel ventre e sotto il fianco (3).
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capo vili.
Per le ochk.
Oche allesso calde con salsa apiciana fredda— Trita pepe, ligustico, coriandro, menta, ruta ; versavi savore, e tempera moderatamente con olio. Asciuga con un tovagliuolo netto P oca lessata ancora bollente ; versale sopra la salsa, e dà in tavola.
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meu exenterantur per guttur, vel in avias subluta ; il qual passo T Humelberg credette di correggere z questo modo : Aves omnes, ne liquescant, cum plumis elixatae, priusquam exenterantur per guttur, meliores erunt : vel in ambigas sublatae. Ma questa emendazione si dilunga troppo dal testo, e pecca in più parti. Che si lessi 1' uccello senza prima sventrarlo, non par naturale ; 1' aggiungere per guttur all' exenterare, in questo luogo sarebbe superfluità improbabile -, la locuzione in ambigas sublatae sarebbe insufficiente a indicare il cuocere a vapore, ciò ebe pur vogliono 1* Humelbergio e il Lister. La locuzione exenterare a navi, ritornerà più volte ne1 capi seguenti : ma fin qui essendo nuova, potea di leggieri trarre in inganno il copista. Sub latus panini vero « preciso. A chi non piacesse, leggi fiblnntur.
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