Delle vivande e condimenti di Celio Apicio
APICII COELITLIBER VII.
QUI POLYTELES 0) APPELLATUR
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caput i.
Vulva.e stekiles, calluh, lumbelli,
cuticulae et ungellae.
Vulvae steriles ¦—Laser cyrenaicum, vel par-thicum, aceto et liquamine temperatura. Appones.
ìn vulva sterili — Piper, apii semen, mentham siccam, laseris radicem, mei, acetum et liquamen.
Vulvae steriles — Biper et liquamen cura la-sere parthico. Apponis.
Vulvae steriles — Pipere, liquaraiue et condito modico apponis.
capo i.
Vulve stesili, callo, lombo, cotenea e peducci (a).
Vulve sterili — Laser cirenaico, o parlico, temperato con savore ed aceto. Cosi servirai.
Per vulve sterili — Pepe, semi di sedano, menta secca, radice di laser, mele, aceto e savore.
Fulve sterili — Pepe e savore con laser par-lieo. Servi così.
Vulve sterili — Servi con pepe, savore, e un po' di vino condito (3).
(,) Polyteles, TreXwrgXn'?, vale costoso, squisito, molteplice. La più parte de'cibi qui ricordati erano stati nominatamente proibiti da leggi censorie.
(a) Tutte queste parti intendi del porco. La vulva della troia fu boccone ghiotto pei Romani: « Niente di meglio, diceva Menio presso Orazio (I Ep. i5, 40), d' un tordo grasso \ niente più bello d' un1 ampia vulva. » Ottima si tenea quella della scrofa primaiuola eh' avesse sconciato alle altre si mettea innanzi quella di scrofa, anche vecchia, che non avesse figliato mai (Plin. N. H. XI, 84). Che anzi qualcheduno preferiva questa a qualunque altra (Start. XIII, 56). Il lor condimento, anche presso i Greci, fu silfio, cioè radice di laser, ed aceto forte, aggiuntovi cornino (Ateneo III, 5g).
Per callo qual parte intendessero non è abbastanzachiaro : chi vuole il lombo, chi il lardo. Ma da lombo Plinio il distingue.
I codici, e le vecchie edizioni del Lanciotto hanno libelli, che l'Humelbergio mutò in lumbelli. Mano-tisi che de' lombi parlasi dopo nel capo ottavo, e che lumbellus è voce nuova ; in vece della quale Apicio stesso, come tutti gli altri, nel detto capo ottavo usa lumbulus. Aggiùngasi che qui sembra trattarsi di minuzzami.
Cosi pure i codici hanno coticula in luogo di cu-ticula. L' Humelbergio era in forse se legger codicu-la, cioè coda, o cuticula.
(3) Per condito, senz" altra determinazione, anche i Greci intendevano vino condito. Vedine alcune specie nel libro I. La più comune fu con mele e pepe (Plin. N. H. XIV, 16).
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