Delle vivande e condimenti di Celio Apicio
a37 E DELLE. VERSIONI DI CELIO APICIO a38
Quanto poi a versioni di questo autore, non se ne ricordano che due in lingua italiana. Una, secondo scrive il Maffei (0sservaz. Letler., T. II, p. 454 ), fu stampata in Firenze; « ed altra, aggiunge egli, assai più antica di quella se n'ebbe già; » con le quali parole crede il Paitoni che il Maffei abbia voluto accennare a quella vecchia traduzione d'Apicio che l'Arisi nella Cremona Litterala (T. I,p. 348), e su la fede di lui il Maittaire negli Jnnali Tipografici (T. II, P. I, p. 286), dicono stampata, insieme col Platina, in Venezia da Giovanni Torino da trivio nel 4546, in 4.° Ma nè dell'una nè dell'altra versione l'Argelati e il Paitoni hanno potuto raccogliere altre notizie più accertate di queste.
FINE.
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