Il libro della cucina del di Anonimo
VHIblico a passarsene come se le mie osservazioni non fossero, lasciando nel senno de'meglio avveduti l'indovinare pių acconciamente, e darne spiegazioni meno lambiccate.
Secondo il mio costume, io mi tenni strettamente all'originale, ne feci che leggerissime mutazioni di grafia, come predicli in predetti; pestio in pesce; poi, verbo, in puoi; de in 'di, e cotali altre co-serelle scambiai di niun momento, le quali nč danno, nč tolgono la veste del tempo, ma non sono che varietā introdotte per lo pių da'copisti.
Oltre let opportune note, posi in fine una Tavola di voci e modi degni di osservazione, colla giunta di un Ėndice di que' vocaboli, che> sconosciuti affatto, indarno si cercherebbero ne'lessici della nostra lingua; de'quali poi abbiamo la prō-
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Tavola
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