Il libro della cucina del di Anonimo
XXIIVI. — Cinque Sonetti e una Lauda.
Nè i Sonetti, nè la Lauda han nome d'Autore. Ecco i capoversi di soli quattro de' prefati Sonetti, giacché uno d'essi, ed è per ordine di scrittura il terzo, resta inintelligibile.
Il giouene che uol portare honore.
Questo Sonetto leggesi riportato dal Mai nel suo Spicilegium roma-num ; voi. 1pag. 688, come di un Ciano o Cino del Borgo S>. Sepolcro.
0 no posso trovar chi ficchi laghoLeggesi fra le Rime del Burchiello. In alcuni codici però si ascrive al 1' Or cagna, e come di lui si diè fuori dall'egregio sig. prof. Francesco Corazzini, a pag. 321 della sua Miscellanea di cose inedite o rare; Firenze, Baracchi, 1853. in 12.°
Da la fortuna si vole imparare Denon dinegare eh sia pisano.
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