Il libro della cucina del di Anonimo

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      XXVIIIper intero la seguente, come una delle meno prolisse.
      Truouasi che fue uno abate il quale era uno grande amicho di Dio e dera questo abate ungrande luxurioso, e stando cosi tutta uia pensaua modo e uia chom egli potesse trouare medicina di questo pechato. Questo abate auea grande diuozione alla Vergine Maria congni die gli facieua ispeziale orazione, e auea promesso di stare netto echasto al-lordine ora disse questo abate e promise di maj non auere afare con niuna femmina la quale auesse nome Maria, ora uene questi efue tentato duna garzonetta e ue-gniendo latentazione siebbe il chonsentimen-to e andò agiaciere chollej. Istando questo abate achasa di chostei edera nellatto disse questi, tristo a me per che nono io tenuto io quello chio promesso, allora chiamo chostei e disse dimi chome tu ai nome, e questa disse Maria. Allora questo abate fu punto duno dolore grandissimo e inchomincio apiangere molto fortemente , e in questo pianto lanima si parti dal chorpo e fu menata in paradiso, ora rimase questa garzo-netta e uedeua chostuj morto e non sape»


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Il libro della cucina del secolo XIV
di Anonimo
Gaetano Romagnoli Bologna
1863 pagine 127

   

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