Il libro della cucina del di Anonimo

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      un poco d'acqua, e bolla ine dentro: poi distempera quello nero riservato, che si chiama sale di seppia, col buono vino, e poni nel bruodo con erbe odorifere e spezie, e dà mangiare.
      Del nero de la seppia.
      Nota, che 'l nero de la seppia si dè ligare di capo, chè non si sparga ; e porre al fumo, sì che quando volessi fare salsa, savore, bruodo o altro mangiare nero, tu ricorra a quello. Itera nota, come detto è (31), in ciascuna salsa, savore o brodo, si possono ponere cose preziose, cioè oro, petre preziose, spezie elette, ovvero cardamone, erbe odorifere o comuni, cipolle, porri a tuo volere, per li sani e per li 'rifermi.
      Del pesce calamaro.
      A arrostire il pesce calamaro, cavali l'interiori per li orecchi, e per


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Il libro della cucina del secolo XIV
di Anonimo
Gaetano Romagnoli Bologna
1863 pagine 127

   

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