Il libro della cucina del di Anonimo
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mandati, a sapere che cosa sieno i malardi, niuno mei seppe dire : è probabilmente alcuno uccello che per la specie s'avvicina all' anitra. Se in iscambio di savore per ma-lardi et anatre dicesse : savore per anatre et malardi, avrei sospettato che, a preferenza di malardi, si fosse dovuto leggere va-lardi, vallardi, cioè uccelli di valle.
(41) Il cod. : di civera: è assai facile scambiare una r in un c o nello scrivere, o nell'interpretare lo scritto.
(42) Il cod. dibria : io ho disseparata la parola, scrivendo di bria, per convenienza a quanto dissi alla nota 0. Bria sarebbe dunque sincope di briga: se errai, sia come non detto. Confesso il vero, potrebbesi qui scrivere rf' Ibria, cioè d'Iberia; perchè, come oggi sono in voce di ottimi i caci di Moutecavallo e di Olanda , così una volta potevano quelli della Spagna. Infine dirò , che, non meno a questo luogo, che allapag. 18, potrebbe esser corso uno strafalcione , e che s'avesse in sostanza a leggere, non già di briga, o di bria, o rf*Ibria, ma si bene cT ibrice, o di bibrice, dal lat. berbix; capra : ma come che sia , lascio che altri indovini con miglior senno e a suo talento, e del mio fantasticare si passi il cortese leggitore.
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