Il libro della cucina del di Anonimo

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      corre per le bocche del popolo romagnuolo, e vale propriamente immergere in quale si voglia liquido una cosa, di cui imbevendosi, divenga per lo più molle e tenera.
      Appezzato. Addiet. da Appezzare, mettere in pezzi (Pag. 13, lin. 8). E puoi po-nervi ovi, carne appczzata o tritata, c latte di capra, quando tu vuoli.
      L' addiet. appeaato non registrasi ne' Vo-cabolarii; bensì il suo verbo , ma senza e-sempio alcuno.
      Arti, o, come il nostro testo, Arte. Membra (Pag. 69, lin. 15). Distempera coli'a-gresto, e fà bullire crudo, e sbatti insieme nel catino, e insieme coli' arte de' polli, fà oni cosa bullire.
      Nel Vocabolario non se ne registra che un solo esempio dell' Algarotti. Questa voce viene dal latino ; Artus, Artuum, che equivale a nodi, giunture, membra. Si suol dire comunemente nel solo numero del più, ed in genere maschile: è voce comune agli Anatomici d' oggidì. Nel numero del meno, tra i latini trovasi usato da Lucano.
      A Solaio. Posto awerbialm. Dislesa mente. L' un sopra l'altro, a suolo a suolo (Pag. 29, lin. 17). Poi levalo dal fuoco, e poni in altro vaso, e mettilo ordinatamente a solaio col pesce predetto.


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Il libro della cucina del secolo XIV
di Anonimo
Gaetano Romagnoli Bologna
1863 pagine 127

   

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