Il libro della cucina del di Anonimo

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      pochi istanti, si ritraggono beile e cotte, col ramaiuolo, e divisate a solaio in una teg-ghia, si maritano col formaggio parmigiano o col burro. Cotesta è per lo meno usanza romagnuola.
      Pacca dell'uovo. Albume dell' uovo stesso ristretto e diviso per metà, toltone via il tuorlo (Pag. 73, lin. 5). Togli ova, lessali e mondali e parti ciascun per mezzo , e cava indi il tuorlo ec., e, fatto questo, d'esso savore empi le pacche de Y ova, e friggile con buono lardo.
      Manca a' Vocabolarii questa voce.
      Pastello. Pezzuolo di varie materie ridotte in pasta (Pag. 9, lin. 9). Di tali si possono fare ravioli con carne battuta mista, e anche pastelli.
      Non registransi nel Vocabolario che soli esempi moderni.
      Pesello. Pisello (Pag. 48, lin. 18). Metti i peselli a cocere con carne, bene spurata dal sale.
      Questo nostro scrittore usa indistintamente peselli e pesi, la qual ultima "voce appartiene propriamente al pisano. Peselli, per piselli, dice la Crusca essere voce della poesia'. non ne arreca che soli due esempi tratti dalla Coltivazione dell' Alamanni.


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Il libro della cucina del secolo XIV
di Anonimo
Gaetano Romagnoli Bologna
1863 pagine 127

   

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