Il libro della cucina del di Anonimo

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      Pettorina. Carne del petto (Pag. 70, lin. 46). Mettivi dentro io la pentola gallina grassa, o bona pettorina di castrone calda.
      Indarno si cercherebbe ne'Vocabolarii questa voce.
      Peverata. Peverada (Pag. 42, In. 21). de la peverada.... E tale peverata si può dare con carne domestica, salvatica e con pesce.
      Peverata manca al Vocabolario, che ha però Peverada. Gli Accademici della Crusca definirono la Peverada per quell'acqua, nella quale è cotta la carne, cioè il brodo: cosi pure il Varchi ed il Redi. Altri disse , che Peverada si è quell'acqua nella quale è cotta la carne, ma aggiuntovi del pepe. Della Peverada discussero a luogo il Mena-gio, il Raruffaldi, il Monti e il Pezzana. A rettamente definire che cosa sia propriamente la Peverada usata da' «ostri antichi, basta allegare il capitolo di questo Libro di cucina , dal quale si ritrae apertamente altro non essere se non che una salsa o savore, composto delle sostanze indicatevi, e dove non entra punto il pepe. Da ciò ne verrebbe, che la lezione del cod. parmense del Pungilingua non è errata, come fu creduto dal Pezzana, laddove in iscambio di Pevera-
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Il libro della cucina del secolo XIV
di Anonimo
Gaetano Romagnoli Bologna
1863 pagine 127

   

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