Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi
Aoqdarebbe una lieve quantità di acido carbonico (sapore delle acque gazzose, ma assai attenuato). L'acqua non deve avere sapore salato, non alcalino (o di liscivia), non di gesso, non animo (dovuto a sali magnesiaci), non metallico (dovuto a sali di ferro, rame o piombo) e non inline il sapore scipito indefinibile, che si caratterizza dicendo che * l'acqua ha un dróle de gout.
Tutti questi caratteri sono assai importanti e possono bastare per riconoscere un'acqua potabile, ma a condizione però che essi siano esaminati tutti con scrupolo.
Prima dunque di bere un'acqua sconosciuta bisognerà osservarla. fiutarla e assaporarla, e ciò colla più grande attenzione, li ciò bisognerà fare specialmente prima di mescolarla ad altre sostanze (vino, zucchero, caffè, alcool, succhi di frutta o siroppi) che ne mascherebbero i difetti, senza neutralizzarne i pericoli. Questi pericoli sono gravi ; variano secondo la provenienza dell'acqua, e perciò l'acqua ha una purezza generalmente in rapporto colla sua origine.
L'acqua di sorgente è la più pura fra tutte le altre. Filtrata dalla terra, è trasparente come cristallo, bluastra, inodora, insapora. Tuttavia questa regola non è assoluta, perchè certe sorgenti avendo attraversato terreni inquinati risultano impure esse stesse (gesso, zolfo, ferro).
L'acqua di pozzo è molto analoga a quella di sorgente. Proviene da una vena d'acqua sotterranea profonda che si è imprigionata ed alla quale si procura artificialmente uno scarico.
Spesso è molto buona, specie nei villaggi, quando i pozzi distano molto dalle abitazioni. Ma presso le abitazioni, sia in campagna che in città, l'acqua di pozzo (che si estrae spesso con una pompa) riceve spesso le infiltrazioni dei letamai, delle cloache; l'acqua di pioggia vi trascina dejezioni umane od animali, che possono contener germi di malattie trasmissibili di estrema gravità.
Uno degli accidenti frequentemente prodotti da questo acque di pozzo alterate, è la diarrea, e non mancano certo i casi da citare all'uopo.
I n altro accidente assai comune, specie una volta, sono i verini intestinali, quali gli asraridas lumùricoides (per la loro rassomiglianza coi vermi della terra »• lombrici). La presenza di questi verini si annunzia sempre colla diarrea.
I n'ultra malattia, più rara fortunatamente ma la di cui gravità spaventa sempre le popola/.ioiii, il colera, venne spesso diffusa
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