Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Avoistrati sottili all',ombra e si lasciano essiccare avendo cura di rivoltarli delicatamente. Si ripongono poi in sacchetti di tela, che si usano per profumare nei cassettoni la biancheria, alla quale comunicano odore più delicato e gradevole di quello dello spigo o della lavanda.
      Questa pianta meriterebbe di essere più conosciuta e coltivata presso di noi, potendo servire a formare tappeti assai graziosi nei giardini. A questo proposito si può vedere quanto è indicato all'articolo Piante.
      È assai usata in Germania come succedaneo del thè (vedi Thè) e per profumare vini e liquori. Si prepara anzi con essa un liquore speciale, il Maitrank molto apprezzato (1).
      L'aspèrula si moltiplica per semi, che sono però sempre scarsi e finissimi; è assai più comodo moltiplicarla per divisione o separazione dei piccoli cespi che emettono in breve moltissimi steli.
      250 — Ecco un procedimento semplice per preparare il vino di maggio. Si mettono a macerare p. 20 di aspernla intera fresca, raccolta prima della fioritura, in p. 40 di vino bianco, p. 4 di alcool, p. 2 di acqua di rose e p. 2 di acqua di fior d'arancio ; dopo 8-10 ore si cola, si spreme e si filtra il llqnido ottenuto.
      251 — Si può anche preparare l'essenza per vino di maggio, che si ottiene facendo macerare p. 1 di aspernla fresca e mondata dalle impurità (eventualmente vi si mescolano gr. 10 di scorze fresche di arancio o di cedro e N. 10-12 fave tonca o gr. 0.20 di cu marina) con kg. 1200 di alcool di 90°. Quindi si cola il liquido, si spreme il vegetale e si filtra.
      Per preparare il vino, si aggiungono litri 1-2 di questa essenza a litri 25-30 di vino bianco.
      Avorio.
      252 — Imbianchimento. S'immerge l'avorio in una soluzione satura di allume per due ore. Si sfrega poi con panno di lana e si avvolge in un pannolino per seccarlo completamente.
      253 — Il metodo che segue è preferibile al precedente. Si fa una poltiglia con calce debole, si scalda e vi si immerge l'avorio fino a che sia imbianchito. Si estrae, si dissecca e si lucida.
      (1) Vedasi in proposito in questa collezione il " Manuale del liquorista B di A. Rossi, 2a ediz. 1904, (Ij. 6,501.


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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