Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi
BenSS
Si scioglie il bicromato nell'acqua, si aggiunge l'acido e dopo raffreddamento della soluzione vi si agita insieme la benzina. Si continua ad agitare di quando in quando per un giorno, si lascia in riposo per una notte, si decanta la benzina, la si lava con circa C00 c. c. d'acqua e si decanta di nuovo. Si aggiunge infine l'essenza di lavanda.
'123 - Purilicazione della benzina. Nei pulire dei tessuti delicati è indispensabile usare della benzina perfèttamente chiara, diversamente rimangono traccie delle macchie che si vuol levare. Hesselbach ha inventato il seguente processo per depurare la benzina anche dopo averla usata per pulire. Si mescola la benzina da purificarsi con 1 o 2 0/o del suo peso di acido solforico conc. e si lascia a se per due ore. Dopo questo tempo si separa la benzina dall'acido travasandola, e si agita con un liquido chiarificante. Dopo alcune ore di riposo la benzina si separa perfettamente pura.
Il liquido chiarificante si prepara sciogliendo kg. 2,500 d'allume, 14 di acetato di piombo, 0,500 di sale di magnesia, e 0,625 di sale di Glauber in 160 litri d'acqua.
Questo liquido è pronto per l'uso quando il solfato di piombo formatosi è depositato sul fondo. Contiene acetato d'allumina, solfato d'allumina, solfato di magnesia e solfato di soda. L'acetato d'allumina depura la benzina dagli acidi grassi, i quali possono esservi stati nella benzina originariamente oppure formatisi durante il processo di depurazione per l'azione dell'acido solforico sui grassi. 1 sali associati all'acetato d'allumina servono solo per dare al liquido chiarificante nna sufficiente densità per renderlo atto a depositarsi presto sul fondo.
324 — Benzina (li sicurezza, il cosi chiamata da Rauben-heimer un miscuglio di 1 voi. benzina e 2 voi. di tetracloruro di carbonio.
Per la benzina la dose di 25-30 gr. % di tetracloruro è sufficiente per renderla assolutamente incombustibile.
Numerose esperienze dimostrano pure che la benzina infiammata si spegne se si versa sulle fiamme del tetra^kruro di carbonio, nel qual caso agisce per la sua soluzione nella benzina, tanto che v'ha possibilità di utilizzare il tetracloruro di carbonio come estintore d'incendi, usandolo in bombe di vetro fragile da lanciarsi nel focolaio d'incendio, o per proiezione diretta mediante apposite pompe.
32Ó iieuzina gelatinizzata. Si fanno disciogliere p. 15
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Glauber Rauben-heimer
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