Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      quelli del vermouth, assai resistenti, il Carpenè pure consiglia di ricorrere all'espediente del cloro così impiegato : S'introduce in un recipiente, ad esempio della capacità di ettol. 6, cloruro di sodio, cioè sai di cucina, gr. 260, perossido di manganese, gr. 250, acqua bollente mezzo litro all'incirca, quindi acido solforico gr. 500. Si chiude ermeticamente onde i vapori di cloro non si sperdano. Dopo due o tre giorni si lava il recipiente e, dopo asciugato, lo si riempie il più possibile di gas solforoso (abbruciando zolfo o miccie solforate). Si ripete dopo alcuni giorni la solforazione fino a che l'odore del cloro sia assolutamente scomparso. Si lava infine con acqua.
      432 — Le botti che contenevano vino rosso e si vogliono adibire per vino bianco si debbono decolorare col metodo qui indicato : Si versa nella botte una soluzione bollente di 4 kg. di cristalli di soda in 20 litri di acqua, più un kg. di calce viva. Si agita, si vuota e si lava con acqua pura. Questa dose basta per una capacità di 25 ettolitri, e l'operazione richiede poco più di due ore.
      Per i fusti da 5 a 6 ettolitri si adoperano solamente pezzetti di calce e due litri di acqna bollente.
      Tutti i vasi vinari, così trattati e risanati, conserveranno i vini in ottimo stato, e non comunicheranno sapori difettosi e sgradevoli.
      433 — Disiufezione. Si fa un miscuglio di :
      Acido tartarico.....3 1 Pepe pesto.....100
      Miele........3 , Solfato di potassa. . . 100
      Si aggiunge :
      Luppolo macerato.......2
      od altro aroma. Si versano nel fusto 75 ce. di questo miscuglio per ettolitro. Si agita la botte varie volte nella giornata, poi si lascia il disinfettante nella botte per uno o due giorni secondo il grado d'infezione ; indi si vuota e si risciacqua.
      434 — Conservazione. Per conservare le botti nuove, o quelle risanate, vuote e in buono stato, si riempiano ogni due mesi circa di fumo di zolfo. Quando si devono usare è d'uopo lavarle per bene prima con acqua, poi asciugate, con un po' di buon vino e di alcool rettificati. Le botti si asciugano mettendovi dentro per qualche ora un caldano con brace accesa.
      Per conservare poi le botti vuote in cantine molto asciutte si mette dentro acqua e carbone vegetale e si rimescoli qualche


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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Carpenè Pepe Solfato