Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      volta durante i calori estivi. Quando si devono usare per vino, si risciacquano prima con un po' di buon alcool.
      Le botti vuote non debbono essere lasciate in un locale umido, ma vanno tenute in un ambiente sano. Da alcuni anni si costuma, per evitare che le botti risecchino e per mantenerle in tenuta, di tenervi la conserva, che consiste in un po' di vino che si lascia nel basso della botte. È questo un pessimo sistema, che è fonte di molti difetti che prende il vaso e conseguentemente il vino che vi si pone. Coloro che credono conservar bene i fnsti mantenendovi qualche litro in fondo, finiscono difatti ben presto a convincersi che il vino diventa aceto, e l'aceto guasta i fusti.
      135 — 3Iastici e conienti. È noto come spesso le doghe si restringano o si spostino, dando così al liquido che contengono modo di uscire dalle piccole fessure.
      In pratica si adopera la stoppa ed il sego, ma meglio servirà il mastice cosi composto: CO parti di grasso di inaiale, 40 di sevo comune e 33 di cera bianca, liquefatte assieme a fuoco lento e mescolate a 40 parti di cenere di legna ben stacciata. Questo mastice si applica caldo sui punti offesi e spandenti della botte, ed appena raffreddato si avrà nna completa sta-gnatura.
      Conviene asciugare il piti possibile il posto da spalmare e vi si passa sopra il dito pollice comprimendo bene, come del resto si usa col sego. Questa ricetta è in uso in molte cantine.
      136 Per chiudere infine i piccoli fori delle botti, può formarsi con poca spesa un buon mastice colle seguenti sostanze.
      1) Sego............2
      Sapone molle.........2
      Cenere stacciala.......1
      2) Formaggio gratuggialo.....1
      Calce in polvere.......1
      Acqua quanto basti.
      Si adopera a freddo tanto l'una che l'altra di codeste due miscele. La secondi va usati subito dopo comporta—essendo facile a disseccarsi.
      JiottifjUc.
      137 Vpertura. Accado spesso che non si riesca a stnrnre una bottiglia a turacciolo smerigliato, stante l'aderenza eccessiva di esso al collo. Kcco in qnal modo si può riuscire. Si scalda il collo della bottiglia sfregandolo fortemente coti nna funicella di


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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