Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      C'afper 2/3 del tubo acqua distillata; si chiude col polpastrello dello dita, e si scuote bruscamente capovolgendo il tubetto. Se la parte solida dopo questo trattamento galleggia ed il liquido assume una leggera tinta giallastra, quasi impercettibile, il caffè sarà puro.
      Se il liquido assumerà colorazione rosso scnra e nel liquido si scorgeranno scendere striscie dorate (che non sono altro che traccie di zucchero caramellizzato separantesi dal caffè e solven-tesi e che pel loro maggior peso guadagneranno il fondo del tubo) il caffè sarà stato mescolato con zucchero bruciato. Se in fondo al tubo si raccoglierà una parte solida, sarà probabilmente dovuta a fecola. Mediante ripetuti lavaggi con acqua distillata si riesce a liberare la fecola e renderla suscettibile della reazione eoll'acqua di jodio (1).
      529 — Recentemente è stata segnalata la sofisticazione del caffè torrefatto mediante la polvere di sughero bruciato.
      Per riconoscerla si prendono da 5 a 10 grammi del caffè sospetto e si fanno .bollire in circa 50 c. c. d'acqua acidnlata con acido cloridrico. Dopo dieci minuti si versa la decozione in un bicchiere a calice. La polvere di caftè andrà al fondo, quella di sughero resterà a galla.
      Per meglio accertarne la presenza si raccoglie e si fa seccare la polvere che è rimasta alla superficie, un pizzico della quale poi stropicciato sopra un foglio di carta bianca lo tingerà in nero, mentre la polvere di caffè tinge solamente in marrone.
      530 - Potere disodoranle del calle. La polvere di caffè torrefatto è un prezioso correttivo dell'odore di certi medicamenti, quali l'iodoformio, l'olio di merluzzo, il creosoto, il guaiacolo, il muschio, il timolo ; di certe altre droghe il caffè attenua l'odore ; tanto è vero che è nolo l'impiego della polvere di caffè per eliminare l'odore persistente in alcuni recipienti, che hanno contenuto tali droghe, prima di lavarli.
      Infine secondo fi. Crouzel, l'impiego dei residui di gr. 250 di caffè secchi, mescolati con gr. 15 di polvere di iride, riesce efficacissimo a correggere un ettolitro di vino che abbia contralto sapore di muffa, lasciandolo a contatto per 4-5 giorni.
      ("I ) Per la descrizione dei procedimenti analitici consultisi il Manuale di questa collezione: Chimica applicata all'igiene, del Prof. Dott. P. II. Alessandri, Ij. 5.50.


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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Manuale Chimica Prof Dott Alessandri