Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Ceni
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      sostanza nera, la quale si deve togliere, per filtrazione attraverso una tela, prima dell'imbianchimento.
      La fnsione si deve fare in un recipiente di porcellana o smaltato, ma non in un recipiente metallico. Vennero fatte ricerche onde rimpiazzare l'imbianchimento naturale con processi chimici, ma questi sono costosi e tendono ad alterare la qualità della cera.
      800 — Un altro metodo consiste nel versare la cera fusa lentamente nell'acqua fredda costantemente mossa a mezzo di un agitatore; con questo mezzo la cera è portata in uno stato di grande divisione, ed è in seguito esposta alla luce per un periodo di una quindicina di giorni e sempre agitata nell'acqua durante tale esposizione. Questa operazione è ripetuta fino a che la cera abbia ottenuto una completa bianchezza.
      S07 — Par fondere 25 chilogrammi di cera gialla e aggiungere 3 chili di solfito di soda, poi aggiungere gradatamente un chilogrammo e mezzo d'acido solforico, diluito con acqua e quindi agitare costantemente. Quando una forte schiuma si determina alla superficie, aggiungere 5 a G litri d'acqua bollente, agitare e lasciar rafforzare, si lèva l'impasto di cera e si lava più volte con acqua bollente raffreddandolo ad ogni lavaggio.
      808 — Colorazione. Per colorare la cera in rosso servono il cinabro, il minio e l'orcanetta ; per l'azzurro, l'indaco; i gialli di cromo per i gialli scuri ; la gomma gutta per il giallo citrino; per il verde si mescolano il giallo e l'azzurro secondo la gradazione voluta; per altri verdi possono servire il verderame e il verde vescica : si usa pure la biacca per il bianco.
      S00 — Per impronte. Si fanno fondere lentamente 30 gr. di cera vergine e vi si aggiungono a poco a poco 4 gr. di zucchero candito in polvere fina. Quando la cera è liquida, si aggiungono 15 gr. di nero fumo sgrassato e tutto al più un granulia di trementina ; si rimescola, si ritira dal fuoco e si lascia raffreddare. Si rammollisce colle dita e si usa comprimendola nell'incavo in cui si vuole l'impronta.
      810 - Si fanno fondere insieme 4 parti di cera bianca, una di trementina, e cinabro a seconda della tinta che si vuole ottenere. Si rimescola fino a perfetta miscela, si ritira dal fuoco e si agita continuamente fino a raffreddamento; altrimenti il cinabro precipiterebbe a fondo. In luogo del cinabro (solfuro di mercurio) si può usare un ossido metallico a piacere.
      811 — Per la preparazione della cera da impronte quale si usa dai dentisti o in diverse arti, si raccomanda il seguente processo :


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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