Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi
— 299 — Citosione uniforme, con nn pugno di crusca grossolana. In tal modo la tela viene disgrassata senza perdere alcuna delle sue qualità, di trasparenza e di resistenza: oppure si passa sulla tela della sandracca in polvere stendendola in ogni parte con un tainpone d'ovatta.
133(> — Serve pure benissimo nna soluzione di allume, al 2 "lo circa che si stende con un pennello od nna spugna.
1337 — Quando si fanno cancellature la tela perda il lucido ; per ripristinarlo basta basta sfregare sulla parte un pezzo di cera da cilindri di fonografo che ora non è difficile procurarsi.
1338 — Sii foglie secche. Le foglie di castagno sono le più adatte ; si raccolgono in autunno quelle cadute, non accartocciate, e si conservano tra i fogli d'un libro. Quando sono secche vi si posa sopra il disegno o la scritta che si vuole riprodurre, collocando il tutto sopra un tavolo e tenendolo fermo. Si batte quindi con una spazzola dura fino ad a-vere messo a nudo le nervature e le venature della foglia. Si leva allora la carta col disegno, ed esso apparirà in riserva sul fondo a traforo. Ecco una piccola occupazione Fig. 14.
per le sere d' autunno o d'invernoche permetterà di apprezzare il gnsto artistico dei giovanetti disegnatori.
1339 — Dei paesaggi. Un apparecchio per il disegno dei paesaggi, q dei monumenti, utilissimo per ritrarre in modo preciso e rapido qualunque specie di figura, consiste in un vetro trasparente sul quale sono tracciati dei quadratini della dimensione che si vuole. In cima al vetro è un'asta di lunghezza variabile a piacere, terminata con un anello per il quale passa la visuale.
All'osservatore è sufficiente un foglio di carta anche esso quadrettato. Regolando convenientemente l'asta, l'osservatore abbraccia nel quadrato del vetro una porzione più o meno grande del paesaggio o dell'oggetto che guarda; porzione che egli pnò riprodurre in uno dei quadrati del foglio che ha innanzi a se. In tal modo egli otterrà un disegno perfettamente fedele all'originale ed alla scala che più gli piacerà, in quauto che tale scaia risulterà dalla distanza dell'anello che serve da visuale del vetro
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