Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Dis — 303 —
      Invece l'impiego di nn miscuglio gasoso di anidride solforosa e anidride carbonica, esperimentato in Berlino, non ha dato soddisfacente risultato.
      1373 — Delle pelli e del cuoio, per prevenire in coloro che lavorano queste materie, la trasmissione dei pericolosi germi del carbonchio. Secondo il prof. Von Esmarch le pelli, state per qualche tempo esposte alla luce, diverrebbero asettiche. L'essi-eamento previene la formazione dei germi ed il salamento agisce più specialmente contro i germi carbonchiosi. Però il mezzo più certo per ucciderli sarebbe una soluzione di sublimato corrosivo all'uno per mille o una soluzione di formalina all'uno per cento.
      1374- — Delle stalle. II mezzo migliore per impedire la propagazione delle infezioni epizootiche, consiste nello spargere nelle stalle liquidi antisettici col mezzo di un polverizzatore, il quale possa lanciarli ad una distanza di 8 inetri almeno e farli ricadere in fine pioggia su quanto vuoisi disinfettare. Così i liquidi penetrano in tutti i vani e possono distruggere i microorganismi specifici della febbre aftosa. La forma preferibile per la preparazione di un liquido realmente antisettico è la seguente :
      Sublimato corrosivo . gr. 5 I Acido salicilico .... 30 Permanganato potassa „ 15 , Acqua........900
      Occorre osservare che il sublimato corrosivo venga prima completamente sciolto nell'alcool o nell'etere. Il liquido cosi preparato si sparge nei locali infetti e su tutti gli utensili adoperati nella pulizia degli animali. Stemperato in tre volte tanto d'acqua può impiegarsi senza timore alla bocca, sulle mammelle, e sui piedi degli animali ammalati, ottenendo spesso la completa guarigione in quattro o cinque giorni, anche se la malattia trovasi in pieno corso.
      137.» — Del terreno, lì ben nota l'azione del solfnro di carbonio sulle piante, e ciò specialmente in quei luoghi dove si praticavano iniezioni curative alla vite contro la filossera e dove frammiste alle viti trovavansi altre piante e colture annuali. A dosi miti di solfuro di carbonio si rendo evidente nn certo rigoglio nella vegetazione. Tale l'atto non si deve attribuire a proprietà concimante del solfuro di carbonio ma alla proprietà insetticida ed anticrittogamica.
      Ogni terreno infatti contiene uumerosi insetti e vermi e muffe, i quali individui insultano in vario modo le piante inceppando


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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