Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi
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Fag
(marche da gioco), sulle quali si scrive con soluzione di nitrato d'argento che impregna l'osso e annerisce alla luce. La dose di nitrato da usare è di 20 gr. per litro d'acqua distillata. Queste etichette durano molto tempo.
1402 — Si scrive su cartoncino (carte da visita) con inchiostro comune, di China, o qualsiasi altro. Indi si immergono le etichette nell'olio d'oliva di rifiuto (di frittura o residuo di scatole di sardine). Dopo un'ora d'immersione si estraggono e si fissano con un chiodetto da tappezziere sulla targhetta di legno. Queste etichette durano due o tre anni.
1493 — Si scrive su lastrine di schiuma di mare di rifiuto, con inchiostro di China, il quale penetra nella massa porosa; si ha cosi un'etichetta inalterabile.
1404 — Si scrive sul legno con inchiostro di China al quale si sia aggiunto del permangaualo di potassio sino a saturazione. La scrittura resterà anche quando l'inchiostro di China sarà scomparso perchè il permanganato carbonizza il legno.
1405 — Si possono mettere le etichette (di semplice carta comune) in un tubetto di vetro come quelli usati per 5 piccoli saggi di chimica, e che è facile procurarsi e si chiude poi accuratamente il tubetto con turacciolo di sughero attraversato da un filo di ferro galvanizzato, che serve a fissarlo alla pianta. Naturalmente occorre aver cura che la scritta apposta sull'etichetta rimanga ben visibile nel tubetto.
1496 — 111 metallo. Per riempire le lettere in incavo nelle targhette in ottone, si prepara una pasta di un bel nero mescolando dell'asfalto, lacca bruna e nero fumo.
Si puliscono poi le sbavature con essenza di trementina.
Fagiolini.
1497 — Conservazione. Debbono esser scelti giovani e di buona qualità. Dopo sfibrati, s'immergono per cinque minuti in acqua calda, poi in acqua fresca ; si fanno sgocciolare completamente, indi si mettono nell'acqua salata. Si ricopre il recipiente con olio. Nello stesso modo si preparano e si conservano i carciofi.
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