Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Ellele mani e si spazzoli le unghie, usando di acqua calda e sapone prima, poi tenendo le mani per due minuti immerse in una soluzione di sublimato corrosivo all'uno per mille (se questa soluzione non fosse lì per lì pronta, bisognerà prolungare la lavatura e spazzolatura delle mani usando più volte di acqua calda), indi egli inzupperà una pezzuola di lino di bucato o meglio della garza di farmacia in una soluzione di acido fenico al 2 per cento o di sublimato corrosivo all'I per mille ed in mancanza di questa in acqua comune (meglio se precedentemente bollita) poi, stando a poca altezza della ferita, spremerà su di questa la pezzuola o la garza inzuppata : ciò si ripete tante volte, finché la ferita sia completamente ripulita.
      1519 — Per facilitare la pulitura si può ricorrere ad ua irriga-tore, oppure ad un comune imbuto, ben netto, la cui apertura viene nn pochino ristretta con un batnffoletto di ovatta odunalisterella di tela, lu esso si versa l'acqua o la soluzione di acido fenico e poi si lascia che il getto vada a cadere direttamente sulla ferita. Questa non va mai ripulita sfregandola, piuttosto si renderà il getto più forte, innalzando sempre più la pezzuola o l'imbuto al disopra della parte lesa.
      1520 — Nella pulitimi delle ferite sono da rifiutarsi le spugne, perchè esse contengono abitualmente nei loro pori delle sostanze impure o dei germi infettanti, che capitando nella ferita potrebbero divenir causa di suppurazione. È molto diffusa anche l'abitudine di usare nelle ferite la tintura d'arnica, ma questa è cosa sconsigliabile, perchè tale tintura è spesso impura e suscita con facilità delle infiammazioni (risipola, flemmone) nella parte lesa.
      1521 — Una volta che la ferita sia ben pulita è necessario toglierla dal contatto dell'aria, il che si ottiene facendo la medicazione e il bendaggio della ferita. A tal uopo si sceglie una pezzetta di tela di lino fine e senza cuciture, o meglio di garza di farmacia e, dopo averla inzuppata in acqua bollita o preferibilmente nella soluzione antisettica d'acido fenico al 2 per cento, si distende bene sopra la ferita. Se si ha sotto mano del cotone di farmacia, si dispone a strati al disopra della pezzuola inzuppata, se no si fa uso di altre pezzette di tela di lino asciutte che vengono ammonticchiate con garbo sopra alla parte lesa, quasi per formarvi un cuscinetto, che la protegga dagli urti. Infine poi con una benda si fermerà il tutto, badando di non stringere troppo ma neppure di fasciare troppo lento, se. no le medicazione si sposterebbe dalla ferita. Nel mentre si medica in


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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