Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      1(»S0 — Si introduce, colle necessarie cautele — trattandosi di liquido assai infiammabile e volatile — il solfuro di carbonio nelle tane delle formiche, impiegandone circa gr. 200 ; e poi si tappano le aperture con poltiglia di argilla e acqua. Si può anche limitarsi ad aspergere il solfuro di carbonio sulla zona di terreno invasa delle formiche. Yr. n. 1375.
      Per distruggere i formicai se ne impiega una cucchiaiata da tavola piena, versata in diversi buchi, quindi si copre con un panno per 10 minuti e si fa esplodere con accensione.
      1(>S1 — Generalmente le piante invase dalle formiche sono anche invase da altri insetti (alìdi, o gorgoglioni): le formiche vi salgono per snggere un umore dolcigno segregato da tali insetti, e del quale esse sono avide. Quindi per tener lontane le formiche dalle piante bisogna prima liberar queste dagli afidi, cosa facile, spruzzandovi una soluzione di sapone molle, potassico al 2 o 3 per cento.
      Giova poi cercare il nido delle formiche al piede della pianta: e non potendo iniettarvi acqua bollente o caustici per non danneggiare le radici, si mette vicino al nido una spugna bagnata in acqua zuccherata; e man mano sarà carica di formiche (le quali non tardano ad accorrervi) la si immerge in acqua bollente per distruggerle.
      Si ricinge infine il tronco della pianta, in basso, con qualche sostanza attaccaticcia (bitume, catrame, vischio, ecc.) o altro ostacolo con cui impedire alle formiche di salire. Testò è stata annunziata come efficacissima una pa*ta di bianco di Spagna in acqua con un po' di colla da falegname.
      1082 - 11 mezzo seguente venne usato con vantaggio per proteggere gli alberi da frutta in aperta campagna. Si fascia una parte del tronco con lamina di piombo; su questa si fissa un'altra lamina pure di piombo foggiata ad imbuto e stretta contro la prima a mezzo di filo di ferro. Nel recipiente anulare cosi formato e reso stagno con un po' di mastice, si versa del catrame. Le formiche che tentano di salire sull'albero non sorpassano questo ostacolo e quelle che già vi erano sopra, cercando di scenderne vengono a morire nel catramo e in breve l'albero ne ò libero. Questo metodo serve quindi anche nei casi in cni vi sia un formicaio alla base dell'albero, in modo che il distruggerlo possa riuscir di danno all'albero stesso; anzi le formiche disturbate nel loro saccheggio abbandonano anche il formicolaio.
      1 <>S3 Si stabiliscono delle trappole nelle quali le formiche


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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