Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Frulascia che quasi si essicchino; allora si salano fortemente tenendoli per 24- ore in una soluzione di salmarino, ed infine si mettono in aceto. In modo analogo si conservano le punte di asparagi ed i carciofi (parte centrale) (N. 247, 732).
      I tutoli di granoturco si possono avere in quantità dove si coltiva la meliga come foraggio ; oppure si scelgono le pannocchie abortite che si trovano alla base delle piante. Si mondano dall'involucro (brattee) e dalle barbe (stimmi) ; quindi si fa bollire l'aceto, con sale e pepe e vi si gettano i tutoli ritirandoli quasi subito dal fuoco.
      1782 — Osservazioni. Ad evitare il facile alterarsi delle conserve di frutta in aceto si osservino le norme sottoindicate:
      1° Adoperare aceto assai forte, dovendosi tener calcolo dell'acqua contenuta nei frutti la quale basta a diluirlo.
      2° Far bollire l'aceto, essendo noto che portandolo a soli 60 gradi si conserva poi inalterato.
      3° Filtrare l'aceto dopo la bollitura, 4° Conservare in recipienti ben chiusi.
      1783 — Nota. Come succedaneo dei capperi si possono conservare sott'aceto i frutti della cappuccina raccolti quando sono ancora teneri e verdi.
      1784 — Valore medicinale delle fratta. Il principio su cui si basa questo metodo di cura, che oggi accenna a tornare di moda, è tutt'altro che nuovo ; infatti, esistono da tempo in molte parti, ma specialmente in Germania e in lsvizzera, stazioni per la cura dell'uva; e in realtà, questa cura dà buoni risultati visibili in molti casi di perturbazioni di funzionamento dell'intestino e dello stomaco, come pure nelle anemie gravi e perfino nella tubercolosi.
      Più recente invece è la generalizzazione dell'uso di tntte le frutta indistintamente e l'applicazione della loro proprietà speciale alle condizioni della terapia.
      Gli eteri volatili ch'esse contengono e che comunicano loro l'aroma e il sapore, sono altresì i principii attivi che agiscono favorevolmente sul nostro organismo, eliminando le scorie di una combustione insufficiente, accelerando il movimeuto di disgregazione e di rinnovamento dei tessuti.
      Per tal motivo, essendo questi eteri contenuti in quantità maggiore nel pericarpo, una delle prime condizioni della cura è di mangiare le frutta non sbucciate.
      Lo spogliarle del loro involucro, secondo un costume irrazio-Giiersi-Castoldi. 26


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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