Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Futi
      1805 Fungili velenosi. Non si possono indicare caratteri che nettamente distinguano i funghi mangerecci da quelli velenosi; nè la lattescenza, nè il cambiar di colore, nè l'odore, nè la viscidità, uè l'esser mangiati o no dalle lumache possano co stitnire una norma sicura.
      L'unico modo di distinguere i buoni funghi dai loro simili venefici consiste nell'accurato confronto del complesso dei loro caratteri. Non possiamo qui estenderci in maggiori particolari a tale riguardo; consigliamo il lettore a consultare il bellissimo manuale u Funghi mangerecci e funghi velenosi „ di F. (.'avara, di questa collezione: esso è corredato di splendide croinolitogra fie, che riescono utilissime.
      1S0(> — Pregiudizi. Dopo quanto abbiamo detto sopra, crediamo superfluo aggiungere che sono meri pregiudizi! il mettere a cuocere insieme ai funghi delle monete d'argento, dei chiodi di ferro, dell'aglio, ecc., che dovrebbero avere la virtù di distruggere il veleno del lungo o per lo meno indicare col loro cambiar di colore la veneficità dei funghi. Ora il cambiamento di colore (annerimento più o meno pronunciato) avviene facilmente, tanto pei buoni come pei velenosi, ed è dovuto allo zolfo che quasi tutti i vegetali contengono. Venne invece accertato che i funghi velenosi in genere perdono le loro qualità venefiche quando vengono cotti nell'aceto diluito e salato. Per 300 grammi di funghi, tagliati a fette, si adopera un litro d'acqua, tre cucchiaiate d'a ceto e due di sale. Si lavano poi in acqua fredda e si mettono in altra acqua, scaldando fino all'ebollizione; indiai ritirano. Con tale procedimento si è sicurissimi che i funghi, ancorché fossero stati di qualità velenosa, saranno resi innocui.
      1S07 — Coni mesi i bili. (Uaraouni). 11 Lancci espone i seguenti caratteri per distinguere i funghi mangerecci dai velenosi: colore vivo, superficie rugosa o flessibile, con carne molle od umida sono generalmente indizii di proprietà velenose: i funghi mangerecci invece sono brunastri e franili: i primi crescono in macchie, in terreni umidi ed ombreggiati, mentre questi spuntano in brughiere secche. In generale i funghi di sapore amaro, stittico o piccante, come quelli che forniscono latte acre o che siano variegati con colori diversi, devono essere rifiutati. Sarà bene porre niente che i vegetali appartenenti a questa classe soggiaciono a rapida decompo>izione, e perciò conviene consumarli più freschi che sia possibile.
      Possono inoltre giovare le seguenti osservazioni: il gambo


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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