Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi
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Macfori che servono per oleare, e dovunque si veda depositato l'impasto d'olio e polvere che produce la resistenza al moto ; si fa intanto funzionare la macchina a vuoto. Si deve poi lasciare la macchina in riposo per alcune ore, richiedendosi un certo tempo perchè il petrolio possa esercitare sul grasso irrancidito la sua azione dissolvente; oppure si toglie con un cencio l'eccesso del petrolio e si adopera la macchina, ripetendo la lubrificazione ogni mezz'ora, fino a che la macchina abbia riacqnistata tutta la scorrevolezza. Si fa allora una accurata pulitura generale, ed infine una lubrificazione col solito olio preparato.
2743 — Funzionamento. Perchè la macchina da cucire possa funzionar bene occorre aver cura che posi solidamente sul pavimento; si deve farla agire con velocità regolare senza scosse; l'ago deve essere esattamente collocato; la grossezza dell'ago deve essere proporzionata a quella del filo, il che si trascura troppo sovente. Un ago sottile si rompe facilmente o fa strappare il filo; uno troppo grosso può esser causa che si saltino dei punti. La tensione dei fili deve essere esattamente regolata per evitare la frequente rottura del filo.
2744 — 11 saltare dei punti può dipendere da varie canse eccone le principali:
1° Dall'essere l'ago sproporzionato rispetto alla grossezza del filo; in tal caso la boccola inferiore si forma male e la spola non può afferrarla.
2° Dall'essere l'ago mal collocato, cioè o con la lunga scanalatura al contrario, o troppo lungo o troppo corto.
8° Dal non passar l'ago a contatto della spola, sia per essere mal collocato, sia per essere incurvato, nel qual caso occorre cambiarlo.
4° Dall'essere la spola o il gancio afferratore smussato sulla punta ; si fa rifare la punta.
2745 — La rottura del fdo ha per canse principali :
1° L'uso di filo irregolare o poco ritorto, cioè non speciale per macchina.
2" La tensione eccessiva del filo.
3° L'ago troppo sottile o con cruna difettosa. La asperità della cruna si tolgono sfregando con la punta di un ago comune.
4° L'ago voltato a rovescio.
5° Il foro della placchetta dell'ago troppo piccolo, ovvero slabbrato ed aspro, per molti colpi ricevuti dall'ago. Si cambia la placchetta oppure se ne lisciano i margini con uno stecchetto coperto di carta smerigliata.
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