Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi
Mase cola. D'altra parte fa sciogliere della colla nel suo peso di acqua. Spruzza l'infusione calda della galla sul cuoio e applica la colla sulla superficie ruvida del metallo, premi assieme e lascia asciugare, (v. n. 956).
2911 — Per smalti su gioielli. Si riducono in polvere 5 parti di copale e si introducono a piccole porzioni in una bottiglia contenente 2 p. d'etere solforico puro. Si tura e si agita per una mezz'ora, quindi si lascia in riposo per 24 ore. Se la soluzione non è ancora chiara si aggiungono altre 2 parti d'etere si agita e poi si lascia in riposo. Questo mastice-vernice ha colore citrino ed è talmente seccativo che spumeggia sotto il pennello. Si attenua questo effetto passando sul pezzo da riparare un leggero strato d'olio di rosmarino, di lavanda od anche di essenza di trementina, che si toglie subito con uno straccio; quel poco di essenza che rimane basta per rallentare l'evaporazione e rendere la vernice maneggevole. Serve per accomodare gli smalti dei gioielli rotti o scheggiati.
2912 — Per gioielli. Si fa sciogliere della colla di pesce, prima rammollita nell'acqua, nella minor quantità d'alcool possibile, a dolce calore. In 60 parti di questa soluzione si fanno sciogliere 0,5 di gomma arabica e vi si aggiunge una soluzione 1 p. di mastice in 6 di alcool forte; si conserva in bottiglia ben turata. Per servirsene si fa rammollire a bagno-maria.
2913 — Per madreperla ed ebollite. Si scioglie a bagnomaria 1 p. di colla di pesce a pezzetti in 74 d'acqua scaldando fino a riduzione del volume a metà. Si aggiungono 4 p. d'alcool e si filtra per tela. Si mescola poi questa soluzione con un'altra formata di 3 p. di mastice in mezza parte d'alcool; si aggiunge un po' di gomma arabica.
Si scaldano gli oggetti, vi si applica la pasta e poi si comprimono fortemente. Dopo circa 6 ore essi saranuo uniti in modo tenacissimo.
2914 — Per vasche di legno.
Cera gialla 2 — Gesso 1 — Rosso inglese 1
2915 — Per unire legno con metallo. Si fa bollire della colla forte nell'acqua e quando ha preso consistenza conveniente per incollare il legno, vi si aggiunge della cenere passata a setaccio, in quantità sufficiente per darle l'aspetto d'una vernice. Si usa questo mastice ancora caldo, comprimendo i pezzi da unire, uno contro l'altro. L'aderenza è estrema, talché spesso si riesce a rompere i pezzi vicino al giunto, ma questo resiste.
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Serve
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