Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Me cimente. Si evita il disgusto pel sapore metallico e gli effetti sgradevoli delle prime dosi.
      2953 — Per coloro i quali avendo da attenersi ad una prolungata cura jodurata graduale, provano intolleranza al sapore liscivioso delle soluzioni, si consiglia di addizionare queste con qualche goccia di anisette di Bordeaux od anche solo di anesone.
      2951 — Lo ioduro ed il bromuro di potassio, come pure l'acido salicilico, possono essere dati in un po' di latte.
      2955 — Parti eguali d'acqua menta piperita e di sciroppo semplice compongono la migliore soluzione per il salicilato di soda.
      2956 — Per l'idrato di cloralio, l'acqua di menta piperita sarebbe superiore alla cannella.
      2957 — Quando la trementina ed il balsamo di copaive non sono prescritti in capsule, se ne può fare una emulsione aromatizzata alla gaultheria.
      2958 — Rimedi oleosi. - Olio di ricino. Uu buon mezzo per inghiottire con meno disgusto certi medicamenti consiste nel rendere la bocca insensibile ai sapori col tenervi per qnalche tempo un pezzetto di ghiaccio ; subito dopo s'inghiotte la medicina.
      2959 — S'immerge intieramente una tazza di thè nell'acqua gelata ; si estrae lasciandovi dentro un po' d'acqua ; si versa nel centro la dose oleosa e vi si grattugia sopra un po' di noce moscata. L'acqua impedisce all'olio di aderire alla tazza ed alla bocca ; il freddo rende ottuso il palato e la noce moscata maschera l'odore della medicina.
      2960 — Nel caffè nero il sapore disgustoso dell'olio di ricino è alquanto attenuato.
      2961 — Si fa una miscela d'olio di ricino e vino marsala, di buona qualità, cioè dotato del vero aroma suo particolare.
      2962 — In una bottiglia a largo collo si mette una cucchiaiata da caffè di latte caldo ; la bottiglia sarà stata precedentemente tenuta in acqua caldissima. Si versa sul latte la dose d'elio di ricino e su questo altro latte caldo. Si tura bene la bottiglia e si agita fortemente per qualche minuto. Si fa quindi bere al malato in un bicchiere o tazza scaldata.
      2963 — Si taglia una melarancia in due parti; con una si prepara un'aranciata, il succo dell'altra si unisce all'olio e si batte formandone un'emulsioue nella quale l'olio avrà perduto il suo sapore non restando che quello dell'arancio. Dopo bevuto si laverà la bocca coll'aranciata.


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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Bordeaux