Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Pelalle farfalline, ben note, i cui bruchi rodono le pelliccie, i panni, ecc. (V. Tarme), perchè in tal modo si eliminano altrettante probabilità che esse abbiano a deporre le uova su tali oggetti ; ina sarà meglio ancora tenerli rinchiusi per quanto si può, lasciarli cioè esposti il meno possibile a ricevere il non desiderato deposito. In ogni caso prima di riporle si batteranno per bene in modo da far cadere le uova che vi fossero state deposte. Le sostanze aromatiche o velenose si aggiungono nell'intento di far perire i bruchi appena schiusi dall'uovo ; quanto all'azione di esse sulle uova, è nulla. Indicheremo ora alcuni di tali mezzi preservativi.
      3311 — Si spolverano con :
      Polvere di piretro 10 — Canfora 1
      Si chiudono poi in iscatole, collocando su tntte le aperture delle striscie di carta con colla al sublimato.
      3312 — Si mettono senza pigiarle, e ben asciutte, entro una scatola foderata dentro e fuori di carta, o meglio in una cassa di latta, ponendo fra nno strato e l'altro dei pezzi di canfora. Si chiude accuratamente e si colloca in luogo asciutto.
      3313 — In Russia per preservare le pelliccie dalle tignuole si usa la tintura cinese, cosi composta:
      Pepe di Spagna (Coloquintide) gr. 1 — Canfora 1 Alcool SO» gr. gSi lasciano a contatto queste sostanze per 10 giorni ; si spremono in un pannolino e si filtra il liquido. Con esso si spruzzano le pelliccie e le vesti che voglionsi conservare e si arrotolano poi fortemente in una tela grossa.
      3314 — Pulitura. Il miglior mezzo per pulire Vermellino ed il petit-gris è un pezzo di flanella morbida. Si comincia col rovesciare il pelo della pelliccia ; poi si spolvera la flanella di farina e si sfrega quindi con essa la pelliccia fino a che sia pulita. Si scuote poi la pelliccia e si sfrega con altra flanella morbida senza farina. In tal modo si ottiene una buona pnlitura senza dover togliere la fodera.
      3315 — Il cincillà, lo zibettino, lo scoiattolo, ecc. si puliscono con crusca che si sarà fatta scaldare agitandola continuamente perchè non abbruci. A tal uopo si scuce la pelliccia dalla fodera, si toglie pure l'imbottitura, e si stende sopra una tavola; si sfrega con la crusca indi si scuote e si spazzola con cura.
      Prima di fare queste operazioni sarà bene spazzolare la pelliccia e di farvi le riparazioni di cui potesse abbisognare.


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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