Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      È buona pratica quella di tagliare alcune delle radici affinchè si sviluppino poco le foglie a tutto vantaggio del fiore.
      3303 — Per favorire la fioritura dei giacinti si può anche proccedere come segue. Dapprima si lascia sviluppare lo stelo in una camera non riscaldata, ma ben illuminata. Quando ha oltrepassato i 10 cent, se è ben formato, si espone la pianta e temperatura più elevata, appena le foglie siano più alte dello stelo si taglia nelto il fascetto delle radici a 8 o 4 centimetri sotto al bulbo, la pianta si svilupperà rapidamente e darà nn bel gruppo di fiori.
      3304 — Un giardino pensile. Si sceglie una grossa spugna ordinaria, da pavimenti ; la si bagna nell'acqua calda, indi si spreme a metà, in modo che resti assai umida. Nei fori di detta spugna s'introducono dei semi di miglio, trifoglio rosso, orzo, graminacee, lino, scagliola ed in genere di piante facili a germogliare e di foglie a svariati colori. Si colloca la spugna in una coppa, in un vaso, o meglio la si appende nel vano di una finestra soleggiata. Per una settimana la si inaffia ogni mattina con una pioggia fina su tutta la superficie. In poco tempo la spugna non sarà più che una palla di verdura con graziose varietà di colori di bellissimo effetto.
      3305 — Piani e avvizzite. Volendo restituire la freschezza a pianticelle avvizzite (s'intende strappate dalla terra) si pongano in un bicchier d'acqua contenente un eucchiarino di solfato di soda. Si tiene il bicchiere in un ambiente fresco e si rinnova l'acqua a diverse riprese, mondando la pianta dalle parti rimaste avvizzite.
      3300 — Riproduzione. All'anilina. Si fa seccare tra due fogli di carta bibula la pianta da riprodurre, sia per pressione, sia per mezzo d'un ferro caldo; si applica con un pennello sulla superficie da riprodurre un colore d'anilina in soluzione nell'alcool. Si bagna la carta sulla quale si vuole ottenere l'impronta e si asciuga con carta bibula, indi la si stende su di un supporto resistente; una lastra metallica serve benissimo. Si applica sul foglio la pianta dal lato che ha ricevuto il colore. Si copre con varii fogli di carta e si comprime a mano con un ferro da stirare, freddo. In tal modo si possono tiraro varie copie successive.
      Naturalmente variando i colori si possono ottenere belle combinazioni policrome, una specie di pittura all'acquarello. Con un po' d'attenzione e di pratica si riesce ad ottenere con questo procedimento delle copie assai delicate.


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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