Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Poi
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      A sei settimane si fa la pasta più soda e si sostituiscono il riso ed il miglio con l'avena, grano saraceno. Si rinnova la razione (piante volte è necessario.
      3450 — Ingrassamento. Premetteremo che non tutte le razze di galline sono ugualmente atte all'ingrassamento ; occorre dunque prima di tutto scogliere il tipo adatto e poi sottoporlo ad opportuno trattamento (1).
      Questo generalmente consiste nel sequestrare in luogo oscuro ed in piccolo spazio gli animali che si vogliono sottoporre all'ingrassamento, perchè il riposo assoluto, l'oscurità, il calore uniforme e non esagerato, procurano all'animale il sonno ed una digestione tranquilla. Obbligato a non muoversi, l'animale non fa perdite ed accumula il grasso acquistando in breve tempo carne tenera e saporita.
      1 pollastri da 5 a 5 mesi non possono essere sottoposti all'ingrassamento propriamente detto, ma possono essere migliorati.
      I soli animali forti e robusti debbono essere ingrassati. Anche le galline di 3 a 4 anni, nel momento in cui si riformano come produttrici di uova, possono essere ingrassate con buon risultato.
      Quanto al cibo più adatto, indicheremo alcune forinole tra le più note.
      3451 — Poltiglia assai liquida di farina di grano turco ed orzo stemperata nel latte. Si fa ingoiare tenendo aperto il becco.
      3452 — Si forma una pasta con miglio pesto e farina di miglio e d'orzo nell'acqua. Si può aggiungervi un po' di burro. Per bevanda siero di latte zuccherato. Con tale cibo l'ingrassamento è assai rapido e la carne diventa squisita.
      3453 — Viene pure raccomandalo come cibo nutrivo un pastone formato con crusca di grano o di granturco a parti uguali con sangue di animali seccato al forno e polverizzato mescolati con acqna calda.
      3454 — Le oche e le anitre si possono nutrire con avena ed abbeverare con acqua pura.
      Le anitre sono assai ghiotte di cibi animali. Oli insetti, i bruchi, le chiocciole e le limacce sono i loro bocconi più ghiotti. Ma l'ingestione di certi bruchi può esser por esse causa di malattia ed anche di morte. 1 bruchi della cavolaia producono sintomi di avvelenamento in sei a venti ore, secondo la quantità ingerita. Si ha perdita di appetito, diarrea, grande debolezza; l'animale
      (1) Per questa scelta si può consultare il Mauuale di l'ollicollura di A. Trevisani di questa collezione. V Kdiz. 0).


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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