Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Pini
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      La puntura di quest'animale, s'intende di quello europeo, non è mortale, ma può cagionare gravi disturbi. Per lo più essa è seguita da dolore, da un po' di febbre, e tutto cessa dopo alcune ore.
      In alcuni casi rari si ha forte gonfiezza intorno alla ferita, febbre intensa, vomiti e tremito nervoso. Si evitano e si calmano tali disturbi con lozioni d'ammoniaca, fatte prontamente sulla ferita. Naturalmente appena avvenuta la puntura occorre comprimere fortemente in modo da espellere il veleno, o succhiare for-
      temente la parte offesa; devesi però evitare di far ciò quando si abbiano scalfitture in bocca.
      35-10 — 11 modo di trattamento che indichiamo serve per la puntura dello scorpione ed è pure utile per quella di altri animali meno pericolosi. ( Basta far uso di cloralio canforato. Questo medicamento si prepara rimescolando lentamente in un mortaio del cloralio idrato con della canfora in polvere, a parti eguali. Applicando questo composto sul punto infiammato si ha cessazione del dolore in brevissimo tempo; a causa dell'azione anestetica e calmante delle due sostanze che formano il miscuglio. Bisogna poi usare le applicazioni calde di soluzione borica per impedire la gonfiezza, somministrare alcune gocce d'acetato d'ammoniaca o un po' di cognac per riconfortare il malato.
      3517 — Quando non si avesse sottomano il cloralio canforato


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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