Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Set
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      Si prende una tavola e vi si stende la stoffa. Si fa un miscuglio di noce di galla ed ammoniaca in parti eguali in S o 10 volte
      10 stesso volume di acqua tiepida. Si passa sui due lati della stoffa una spugna imbevuta di tale soluzione, specialmente nelle parti macchiate e si arrotola su di un bastone liscio. Così lavata e seccata la stoffa non ha più bisogno di soppressatnra ; possiede
      11 lucido della seta nuova. Nello stesso modo si possono pulire il merinos, il barège e le stoffe di lana.
      3784 — Si forma un miscuglio intimo con :
      Sapone bianco gr. 3 — Miele 3 — Acquavite 25
      Si passa quindi sui due lati della stoffa che si vuol pulire, una spazzola morbida imbevuta di questo liquido. Si lascia poi la stoffa per un'ora in un vaso pieno d'acqua, si risciacqua a più riprese con acqua tiepida, senza torcere ne fregare a mano, poi si lascia seccare su di una corda evitando il contatto delle due parti della stoffa. Si soppressa quando è ancora un po' umida.
      Questo procedimento non è applicabile alle stoffe con colori chiari.
      3785 — Quando si tratti di seta poco sporca si può pulirla sfregandola semplicemente con una piccola spugna imbevuta di benzina, etere od alcool.
      37S(i — Si fanno bollire le stoffe avvolte in pannolino, in acqua e sapone, indi si sciacquano in acqua calda. Per farle asciugare si attaccano ad una tela tesa sopra un telaio, oppure sopra una coperta attaccata al muro, mettendovi contro un lenzuolo bianco.
      Quando sono asciutte si inumidiscono con una spugna bagnata in una soluzione di gomma adragante ben liquida, e si lasciano seccare.
      3787 — Satin bianco. Si pulisce il satin bianco stendendolo su di una tavola sopra una coperta di lana e sfregandolo con creta in polvere finissima, mediante un pezzo di inanella. Si batte poi con precauzione per togliere la polvere superflua; con della mollica di pane si ravviva la superficie della stoffa.
      37S8 — Raso bianco. Si può pulirlo con la polvere di gesso finissima (gesso scagliola). Si colloca sopra un tavolo sul quale sia distesa una coperta di lana ; lo si spolverizza man mano sfregandolo con una spazzola di llanelh. Con la mollica di pane gli si rende la primitiva freschezza.
      37SJ) — Calzo. Per impedire che si restringano si trattano nel seguente modo. Si fa bollire della crusca (in sacchetto di tela) nell'acqua. Si lavano le calze in questa decozione tiepida. Si ranno quindi asciugare, senza risciacquarle nell'acqua pura.


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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