Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi
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3790 — Damaschi. I damaschi e simili stoffe di seta si puliscono con una spugna fina inzuppata in nna miscela calda formata di :
Sapone . .
diluita nell'acqua. (V. anche n. 2721 e seguenti).
3791 — Stolte ricamate a colori. Per queste stoffe si procede come pei damaschi, usando però minor dose di bile di bue poiché troppo offuscherebbe i colori ; si sostituisce inoltre al sapone il giallo d'uovo che rende i colori più vivaci.
3792 — Foulards. Ecco in qual modo si possono lavare le camicette e foulards, anche dalle tinte più delicate.
Si immerge nell'acqua fredda ; lo si imbeve premendolo da ogni parte, poi lo si insapona presto con sapone ordinario e addizionato di un po' di alcool ma profumato (mai col sapone bianco di Marsiglia, poiché darebbe alla seta un odore grasso e orribile). Dopo la saponata si risciacqua sempre molto presto in acqua ben fresca. Appena risciacquato si comprime fra le mani senza torcerlo ; poi si comprime in un tovagliolo fine, parecchie volte se occorre, di modo che il foulard sia quasi asciutto. Allora si stira subito ma mettendo un pannolino sotto il ferro sì che non deve mai toccar la seta. Più presto fa questa operazione meglio è. Per poco che si lasci l'oggetto nell'acqua e nel tovagliolo il colore della stoffa può alterarsi e allora si formano delle strisce o delle macchie che non scompaiono più. Una persona abile deve lavare e asciugare una camicetta in dieci minuti. Se è adorna di piccole pieghe o merletti asciuga più difficilmente, allora si cambia pannolino parecchie volte fino al momento in cui la camicetta è pronta da stirare. Dopo di che ha l'aspetto perfettamente nuovo.
3793 — Per ridare alla seta nera la sua lucentezza la s'immerge, per nna mezz'ora, nel legno di campeggio bollito nell'acqua. Ritirata la stoffa, si aggiunge alla soluzione qualche grammo di copparosa (un protosolfato di zinco che si trova presso tutti i droghieri) e ve la s'immerge nuovamente facendola bollire per qualche minuto, possibilmente piegata al rovescio, oppure si sof-frega dolcemente la stoffa con l'acqua di foglie di fico, che si ottiene facendone bollire in due litri un pugno fino a che il liquido si riduca a metà del suo volume. Poi la si filtra e la si conserva in bottiglie ben tappate. (V. n. 2552).
Fiele di bue Miele . . . Alcool . . .
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Marsiglia Miele Alcool
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