Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Allo stesso modo che non si debbono lavare le stoffe ili colore con acqua bollente o troppo calda, non si devono del pari stirare con ferro troppo caldo.
      I5SS0 — Gli abiti colorati di lana, seta, satin, ecc. si lavano nel seguente modo.
      Si prendono 100 gr. di sapone nero, altrettanto di miele, un bianco d'novo ed un buon bicchiere d'acquavite ; si sbatte il tutto insieme tenendo il recipiente sulla cenere calda. Si stende l'oggetto da lavare sopra una superficie piana, s'immerge nella mistura una spazzola di inedia durezza e si sfrega con essa la stoffa da ambo i lati. Poi si risciacqua con acqua fredda, senza sfregare, in più acque fino ad acqua chiara. Si stende per far sgocciolare, senza torcere menomamente se si tratta di seta. Si stira con ferro sufficientemente caldo, finche la stoffa è ancora umida. (V. anche i n. 2307, 2688, 2730).
      3SS1 — Conservazione. 11 signor Maricourt ha inventato nn processo per conservare le stoffe, che può chiamarsi metallizzazione il quale le ronde inattaccabili dagli insetti e dai microbi.
      Le stoffe di lana, flanella, tela, ecc. s'immergono per un'ora - circa in nn bagno composto di 4 chilogrammi di solfato di rame ed uno di acido solforico per 1000 litri d'acqua. Tolta dal bagno, la stoffa ò lucida e secca. La stoffa così apparecchiata può sopportare, sembra, due o tre bucati senza che vi sia bisogno di rinnovnre l'operazione.
      Impermeabili. V. Tessuti.
      Stucchi.
      :tSS2 — Dei falegnami. Si fa un impasto con gesso scagliola, terra gialla bruciata e olio di lino cotto.
      Per i lavori destinati ad essere coloriti a tempera, siccome il mastice con olio darebbe delle macchie, si sostituisce all'olio della colla forte chiara.
      ilSSiJ Si forma una pasta con gesso scagliola e colla molto diluita, aggiungendovi il colore che occorre per imitare quello del mobile sul quale va applicalo.
      3SSÌ — Si prende della calce viva e si spegne col minimo d'acqua; si passa a staccio (ino; vi si incorpora dell'olio di pesce e si rimescola fino a che abbia la consistenza del mastice da vetrai. Si applica con una cazzuola sul legno; il giorno seguente sarà assai duro sinché se il legno sia rimasto sommerso nell'ac-


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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