Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

Pagina (761/854)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      — 761 — Tal-Tapqua. Questo stucco può anche servire per otturare cavità delle porte e finestre che debbono essere pitturate.
      3555 — La pasta degli indoratori si ottiene con un miscuglio di due parti di colla, due di olio di lino ed uno di resina di pino. A queste si aggiunge del bianco di Mendon tanto da ridurlo a consistenza di pasta, che si conserva in una tovaglia bagnata. Questa pasta può esser foggiata colle dita e presto si indurisce. (V. anche n. 2529).
      3556 — Dei vetrai. Si compone di :
      Mattone pesto 9 — Litargirio 1 impastati con olio di lino. Il mattone deve essere passato allo stacciò.
      Questo mastice è ottimo per impedire le fughe d'acqua, per fissare vetri nelle intelaiature, ecc. ma non fa presa completa che in capo a 5-6 giorni.
      3557 — Si fa bollire per un quarto d'ora una miscela di :
      Olio di lino 3 — Litargirio 1 — Creta 1
      Si conserva sott'acqua. (V. Luti, Mastici).
      Stufe.
      3S8S — Di ghisa. Sono insalubri perchè uno dei prodotti della combustione, l'ossido di carbonio, ha la proprietà (li attraversare le pareti di ghisa arroventate, diftondendosi nell'ambiente. Le stufe di ferro presentano lo stesso inconveniente, ma in grado minore. Si può mettersi al sicuro da tale inconveniente, avendo cura di non lasciar arroventare le pareti della stufa.
      Le fenditure che talvolta si manifestano nelle stufe di ghisa si riparano con una miscela di parti uguali di ceneri ferrng-ginose e di sale comune impastati con acqua. Questo mastice può essere applicato anche sulla parete calda.
      3SS9 — Le stufe in ghisa si ripuliscono dalle scorie prodotte dalla imperfetta combustione' del coke nel modo seguente :
      Si accende la stufa e si dà ad essa il massimo tiraggio aprendo interamente la valvola a farfalla del condotto del fumo ed il finestrino del cenerario. Si potrà ottenere così, se la stufa non è molto ingorgata dalle scorie, che le scorie riscaldandosi fortemente passino allo stato di fusione vetrosa, allora si aprono le finestre in modo che sfugga l'odore di gas che si produrrà, e quindi toglieddo il coperchio al disopra della stufa si rimesta la massa di carboni incandescenti con un grosso bastone di ferro


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

Pagina (761/854)






Mendon Mastici Creta