Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      — 767 — Tal-Tapche in esse può penetrare. Eppure la moda e le antiche abitudini ci portano a tappezzarle eon carte o stoffe di colori cupi, a mo-bigliarle con mobili neri o quasi, a coprire le finestre con tendoni opachi oltre a quelle che già velano i vetri ! — Oh care stauzucce delle casette di campagna semplicemente imbiancate e senza tanti festoni, come ci ricreate la vista insieme al verde dei prati e degli alberi !
      Aboliamo dunque le tappezzerie dalle tinte scure, quasi funebri, almeno per le camere o stanze nelle quali passiamo le lunghe ore di studio o di lavoro.
      Il Sumper ha fatto una curiosa esperienza per determinare il numero di candele occorrenti ad illuminare in pari grado una data camera tappezzata a colori diversi.
      Rappresentando cou 100 il numero delle candele occorrenti nel caso d'una tappezzeria nera egli ha trovato le seguenticifre :
      Tappezzeria bruno-scuro ..... candele 87
      » azzurra..............„ 72
      gialla................„ GORivestimento in legno levigato ... „ 50
      „ „ non levigato . „ SOPittura bianca dei muri............„ 15
      1 colori chiari dunque sono igienici perchè richiedono minore sforzo della vista e sono più economici perchè richiedono minore intensità di luce per illumiuare l'ambiente.
      L'uso delle tappezzerie chiare sarebbe già un buon passo verso una riforma radicale, della quale finora non si può parlare senza fare inorridire tante brave persone !
      Dobbiamo indicarla ? Osiamo !
      Questa riforma tanto invocata da chi ama l'igiene è quella dell'abolizione completa delle carte da tappezzeria. Ancorché fatte con colori innocui esse sono vere spugne di miasmi, nidi di microbi patogeni. E pensare che molti si contentano di abitare appartamenti nei quali le tappezzerie non furono rinnovate, e che sovente (per far presto, dicono i padroni di casa) si appiccicano le nuove sulle vecchie, anziché sul nudo muro !
      3914 — Lavatura. Le tappezzerie a colori sia di lana che di seta, se sono lisce, si sfregano dapprima con flanella o eon una spazzola di velluto di lana, con biacca o creta in polvere che vi si sparge sopra, affine di togliere il fumo e le altre sostanze estranee che non aderiscono molto. Si lava quindi la stoffa con decozione di saponaria e si lascia immersa nell'acqua sa-


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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