Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

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      Vio-Vipconservarsi a questo modo ci vogliono uve da mensa speciali, a buccia dura ed a polpa carnosa.
      4001 — Col vuoto pneumatico. Si prendono barattoli smerigliati di cristallo od anche di latta e si scaccia da essi l'aria. Ciò si ottiene o col farli bollire per cinque minuti entro un paiolo ripieno d'acqua, e bruciandovi dentro una piccola miccia di zolfo. Allora si ripone in essi l'uva preventivamente nettata da ogni marciume e si chiude tosto o col tappo smerigliato o col coperchio di latta saldato a fuoco. Con questo metodo, usato per la maggior parte delle conserve alimentari, l'uva si conserva a lungo.
      4062 — Si possono ottenere grappoli d'uva entro a bottiglie di collo stretto introducendoveli quando sono ancora piccolissimi ed appendendo la bottiglia alla pianta fino a completa maturazione. Si .potrà cosi presentare ad un ospite, una volta reciso il gambo, un grappolo veramente curioso.
      Lo stesso si può fare con altri frutti, come cetrioli, zucchette, ecc.
      4063 — Uva sotto spirito. Si raccolgono, al punto conveniente di maturazione, dei bei grappoli di moscato, da cui si distaccano uno ad uno colle forbici gli acini più grossi e più sani ; questi vengono messi in un bacino d'acqua fresca per lavarJi, e si dà loro due o tre colpi di spillo sulla pelle.
      D'altro canto si spreme il succo di altri grani, per mescolarlo all'acquavite. Ciò fatto si asciugano dolcemente gli acini con una pezzuola, si mettono nei boccioni o nei vasi di cristallo a tappo smerigliato, e si termina riempiendo questi colla mescolanza di buona acquavite a 55-60 gradi col succo d'acini suddetto. Se si vogliono aggiungere profumi diversi da quello del moscato, si possono impiegare piccoli pezzetti di angelica, di vaniglia, di garofano, ecc. ecc.
      4064 — Azione terapeutica. In ogni tempo il mosto d'uva è stato utilizzato come mezzo terapeutico, ma è specialmente dal secolo XIX che data l'uso metodico della cura d'uva.
      La quantità d'uva che conviene mangiare al giorno varia dai 500 grammi ai 3 chilogrammi, secondo le malattie e non sorpassa i 4 chili : si comincia quasi sempre con una piccola quantità (500-750 grammi) e si aumenta progressivamente la dose. La durata della cura è di 3 a 6 settimane, un mese in media.
      L'uva si prende la mattina a digiuno ; pure, se la quantità da ingerire è considerevole, la si prende in due o tre volte, ma sempre un'ora prima dei pasti.


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Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

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