Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi
Vilirullo sul vetro da decorare. Con cartoni traforati si possono lasciare dei vani a disegno i quali permettono di ottenere belli effetti decorativi, che aumentano ancora colla combinazione e sovrapposizione dei colori. Questo rivestimento secca presto e dà toui assai dolci ; non è caro e presenta il vantaggio di poter applicarlo tanto ai vetri in posto come alle lastre smontate.
Vino,
41S1 • — Aroma. 11 vino molto freddo non sviluppa completamente il suo aroma, come del resto avviene per molte altre sostanze liquide o solide. Ciò dipende assai probabilmente da una azione di anestesia locale che il freddo esercita sui nervi del gusto, rendendoli incapaci di percepire la delicata sensazione che l'aroma del vino esercita su di essi ; oppure tale aroma non si sviluppa realmente che ad una certa temperatura. Comunque sia, volendo gustarlo si dovrà aver cura di mettere la bottiglia per qualche tempo in ambiente riscaldato prima di sturarla. Se il vino venisse scaldato soverchiamente, resterebbe alterato.
4182 — Chiarificazione. Si sbattono alcuni chiari d'uovo, molto freschi con un po' d'acqna e si aggiungono al vino nella proporzione di un chiaro per 25 litri di vino. Si agita fortemente il liquido.
Questo procedimento riesce assai bene pel vino rosso.
41S3 — Per quello bianco invece bisogna ricorrere alla colla di pesce. Si sminuzza la colla di pesce e si pone a rammollire in un bicchier d'acqua. Si spappola con le dita e vi si aggiunge un litro d'acqua, passando poi alla tela. Si versa la soluzione nella botte agitando con forza il vino. Dopo tale trattamento si lascia in riposo per una quindicina di giorni ; dopo si decanta.
Occorre che la gelatina adoperata sia vera colla di pesce, la quale è la gelatina più fina che esista in commercio. Se la colla adoperata intorbida l'acqua o si forma a grumi, non è buona.
4184 — Polvere chiarificante. Colla 85 %, tannino 4 °/0, gesso 10°/o, allume 1 °/0.
4185 — Fioretta o fiore. Una malattia alla quale vanno molto soggetti i vini leggeri da pasto, è quella detta fioretta, che li indebolisce sempre più consumando quel poco di alcool che contengono. Essa è dovuta ad un microrganismo, un saccaromicete: si manifesta con uno strato bianco che galleggia sul vino e aderisce facilmente alle pareti del bicchiere.
Siccome il saccaromicete che è causa di questa malattia è ae-
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